trollare
v. tr. Comportarsi da troll, provocando e disturbando altri utenti della rete telematica.
• Non c’è bisogno di essere un troll per «trollare», cioè disturbare in maniera esasperante. (Luca Mastrantonio, Corriere della sera, 24 agosto 2014, p. 24, Cronache) • Se poi capiti male, se cioè al danno si aggiunge la beffa, rischi anche di essere trollato, altro verbo multiforme del labirintico vocabolario internettiano-giovanile. Se ti trollano dopo che sei stato friendzonato ti sfottono, ti scherniscono, ti prendono in giro. Insomma, non hanno pietà. (Repubblica, 12 luglio 2015, p. 1, Prima pagina) • Che sia un involontario, o invece malizioso messaggio del Canada agli Stati Uniti, nel contrasto fra la battaglia quotidiana dei possibili futuri capi di stato Usa con rughe, calvizie, acciacchi, celluliti, flaccidità, disturbi geriatrici, riporti e trapianti di peluria e la prorompente fisicità del leader canadese, sarebbe politicamente scorretto insinuare, ma le immagini valgono notoriamente più di mille parole. «I canadesi ci stanno trollando», ha risposto una giornalista della Cnn che ha per prima diffuso il book del Premier, che tradotto dall’internettese significa «ci stanno sfottendo». (Vittorio Zucconi, Repubblica, 31 marzo 2016, p. 19, Mondo).
- Derivato dal s. ingl. troll con l’aggiunta del suffisso -are1.