TRITTOLEMO (Τριπτόλεμος, Triptolĕmus)
Figura della mitologia e della religione dei Greci, dapprima limitata a Eleusi, poi largamente diffusa in tutto il mondo classico. L'inno omerico a Demetra ci parla di un Tr. re di Eleusi, che Demetra avrebbe prediletto per la generosità dimostratale da lui, quando ella si aggirava ansiosa in cerca della figlia. Ma Tr. è da considerarsi piuttosto un antichissimo dio di Eleusi che gli abitanti della fertile pianura eleusina invocavano quale patrono dei loro campi, e che i vasi attici a figure nere solevano rappresentare seduto sopra un misterioso carro volante con un fascio di spighe in mano. Più tardi, essendosi affermata ad Eleusi la personalità di Demetra, Tr. fu così strettamente collegato ad essa da divenire non soltanto il ministro che la dea inviava a diffondere tra gli uomini le sue benefiche leggi, ma suo figlio. Così, mentre in un primo periodo Tr. ci appare in sembianze di uomo maturo, adagio adagio lo vediamo ringiovanire fino all'età di un florido adolescente, e vediamo lui formare insieme con Demetra e Kore una triade, che l'arte dei Greci e dei Romani si darà con predilezione a rappresentare. La figura di Tr., così intimamente legata a quella di Demetra, fu anch'essa sfiorata dalle dottrine degli orfici, e a lui si prese ad attribuire in generale tutto ciò che in fatto di civiltà e di sapienza gli uomini conoscessero.
Bibl.: G. Papasliotis, in 'Εϕημ. 'Αρχ., 1856, col. 1339 segg.; F. de Saussure, in Mélanges Nicole, Ginevra 1905, p. 503 segg.; G. Nicole, in Daremberg e Saglio, Dictionnaire des antiquités grecques et romaines, V, p. 469 segg.; P. Kretschmer, in Glotta, XII (1923), p. 51 segg.; E. Fehrle, in Roscher, Lexikon der griech. u. röm. Mythologie, V, col. 1128 segg.; U. v. Wilamowitz, Der Glaube der Hellenen, II, Berlino 1932, pp. 48, 51 seg.