Poema in terzine di F. Petrarca. Consta di sei parti, alle quali l'autore diede titoli latini: Triumphus Cupidinis (Trionfo d'Amore; in 4 capitoli); Triumphus Pudicitie (1 cap.); Triumphus Mortis (2 cap.); Triumphus Fame (3 cap.); Triumphus Temporis (1 cap.); Triumphus Aeternitatis (1 cap.). Abbiamo inoltre frammenti di abbozzi o di diverse redazioni. Le più antiche date certe risalgono al 1356-60, e si riferiscono al Trionfo d'Amore; la più recente, in margine al Trionfo dell'Eternità, del 12 febbr. 1374, attesta che pochi mesi prima della morte il poeta lavorava ancora a quest'opera. È però certo che il lavoro per i Trionfi, sempre saltuario, cominciò prima: secondo C. Calcaterra (1884-1952) addirittura sin dal 1340, secondo l'opinione prevalente intorno al 1351.
Petrarca rievoca ancora una volta il mito fondamentale della sua poesia, il suo amore per Laura, prima e dopo la morte di questa; ma insieme trascende questo mito segnando una sorta di vicenda spirituale di ogni uomo: Amore vince tutti, ma è vinto dalla Pudicizia; Morte ha ragione anche della Pudicizia, ma è sconfitta a sua volta dalla Fama; il Tempo distrugge la Fama, ma anch'esso sarà annullato dall'Eternità, cioè da Dio.