TRINIDAD E TOBAGO.
– Demografia e geografia economica. Storia
Demografia e geografia economica di Anna Bordoni. – Stato insulare dell’America Meridionale, al largo delle coste venezuelane. Il censimento del 2011 ha confermato la divisione della popolazione (1.328.019 ab.) in due grandi componenti etniche, gli indiani (35,4%) e gli africani (34,2%), seguite da minoranze di meticci (22,9%), cinesi e altri, cui corrisponde una pluralità di appartenenze religiose (cattolici, induisti, musulmani, numerose congregazioni protestanti ecc.). Secondo una stima UNDESA (United Nations Department of Economic and Social Affairs), nel 2014 gli abitanti erano 1.344.235. Largamente dipendente dagli idrocarburi, che rappresentano l’80% delle esportazioni, il Paese ha cercato di diversificare l’economia favorendo investimenti nel turismo e nelle telecomunicazioni.
Storia di Giovanni Agostinis. – Le elezioni del novembre 2007 confermarono al potere il People’s national movement (PNM) del primo ministro Patrick Manning, che ottenne la maggioranza nella Camera dei rappresentanti. L’United national congress (UNC), l’altro grande partito dell’isola caraibica, conquistò 15 seggi, mentre il Congress of the people (COP), creato nel 2006 in risposta a una scissione interna all’UNC, rimase fuori dal Parlamento. Nel febbraio 2007 il presidente della Repubblica Maxwell Richards (eletto nel 2003) ottenne la rielezione. Nell’aprile 2010, alla luce di una mozione di sfiducia dell’opposizione, il primo ministro Manning chiese al presidente di sciogliere il Parlamento e di indire di nuove elezioni. Le consultazioni, tenutesi nel successivo mese di maggio, furono vinte dall’eterogenea coalizione People’s partnership (PP) guidata da Kamla Persad-Bissessar, che divenne così la prima donna ad assumere l’incarico di primo ministro nella storia di Trinidad e Tobago. Persad-Bissessar promosse una piattaforma di governo basata sulla lotta alla corruzione, sulla responsabilità fiscale e sulla stabilità della produzione energetica (vera e unica risorsa dell’isola). In risposta all’incremento della violenza legata al traffico di cocaina, nel 2011 il governo dichiarò lo stato di emergenza.
Nel marzo 2013 Anthony Carmona venne eletto presidente della Repubblica. Un’importante e contestata riforma costituzionale fu approvata dal Parlamento nell’agosto del 2014: essa prevedeva l’introduzione del limite di 10 anni di mandato per il primo ministro, il diritto di revoca del mandato parlamentare e il ballottaggio automatico nel caso in cui nessun candidato ottenesse più del 50% dei voti.
Nelle elezioni del settembre 2015, il PNM si aggiudicò 23 seggi contro i 18 della PP e l’incarico di premier fu assunto da Keith Rowley, in precedenza leader dell’opposizione.