TRINIDAD E TOBAGO (XXXIV, p. 350; App. III, 11, p. 983)
Le isole di T. e T., site all'estremità sud-orientale del Mediterraneo americano e fisicamente pertinenti al Sudamerica, divennero stato indipendente nell'ambito del Commonwealth britannico il 31 agosto 1962. Dal 1° agosto 1976 il paese è una repubblica con capo di stato proprio, in cui il potere esecutivo è esercitato dal governo e quello legislativo da un Parlamento bicamerale. La repubblica di T. e T. è membro del Commonwealth, dell'ONU e dell'OAS (Organizzazione degli Stati Americani).
La superficie totale è di 5128 km2, di cui 4827 spettano a T. e 301 a Tobago. La popolazione, composta per il 44% da negri, per il 16% da mulatti, per il 38% da asiatici (in grandissima prevalenza indiani) e per il 2% da europei, ammontava a 945.210 ab. al censimento 1970. Quello del 1960 ne aveva denunciati 827.957, per cui nel decennio intercensuale si è avuto un incremento medio annuo dell'1,4%; tale incremento è, a causa dell'emigrazione, inferiore a quello naturale che, pur essendosi abbassato rispetto al decennio 1950-60, si aggira ancora sull'1,7%. Secondo una stima, nel 1975 la popolazione era salita a 1.162.000 unità; ne risulta una densità media di 227 ab./km2, ma la popolazione è assai inegualmente distribuita, addensandosi in particolare nelle pianure occidentali dell'isola maggiore. La capitale, Port of Spain, raggiunge appena 100.000 ab. nella città, ma ne ospita 360.000 nell'ampia area metropolitana, che accoglie i tre quarti della popolazione urbana del paese, ed è il massimo centro economico (tranne che per le industrie petrolifere e petrolchimiche). La lingua ufficiale è l'inglese; le religioni più seguite sono quelle cattolica (41%), protestante - soprattutto anglicana - (32%) e induista (21%). La moneta è il dollaro di T. e Tobago.
Condizioni economiche. - Le attività rurali forniscono appena l'8% del prodotto nazionale lordo, ma impiegano ancora il 23% della popolazione attiva. La coltura della canna è di gran lunga la più inmportante (2.050.000 q di zucchero nel 1976), mentre quella del cacao è in declino (50.000 q nel 1976). Scarso il patrimonio zootecnico. Modesta l'attività peschereccia.
L'estrazione del petrolio (11.800.000 t nel 1977), del metano (1400 milioni di m3 nel 1974) e dell'asfalto (107.000 t nel 1973) e l'industria petrolifera, pur occupando una modestissima aliquota della popolazione attiva, costituiscono il nerbo dell'economia; le raffinerie trattano, oltre al greggio locale, grandi quantità importate dal Venezuela, dalla Nigeria e da altri stati e, con più di 25.000.000 di t all'anno di prodotti raffinati, dànno oltre l'80% del valore delle esportazioni. Le altre industrie (alimentari, chimiche, petrolchimiche) concorrono per il 27% al prodotto nazionale lordo e occupano il 28% della popolazione attiva. Nel 1976 la potenza installata era di 334.000 kW; nello stesso anno sono stati prodotti 1214 milioni di kWh. La bilancia commerciale non è lontana dall'equilibrio. I principali partners sono gli Stati Uniti, il Regno Unito e i fornitori di petrolio greggio già ricordati. Il turismo rappresenta un'importante risorsa, specialmente per la depressa isola di Tobago; nel 1975 i visitatori sono stati 130.000. Le strade si sviluppano per 8000 km, circa; nel 1975 circolavano 127.000 autoveicoli. Port of Spain dispone di un attivissimo porto e dell'aeroporto internazionale di Piarco.
Bibl.: H. Blume, Die Westindischen Inseln, Braunschweig 1968; J. Cl. Giacottino, L'économie trinidadienne, in les cahiers d'Outre-Mer, vol. XXII, n. 86, 1969; G. Lasserre, les Amériques du Centre, Parigi 1974.
Storia. - Nei primi mesi del 1970 reparti militari ammutinati chiesero, all'insegna del Black Power, movimento razziale estremista analogo a quello statunitense, immediate riforme economiche e sociali; il primo ministro E. Williams, considerato il "padre" della nazione e praticamente al potere dal 1962, attuò un rimpasto governativo, nominando soltanto ministri di razza negra. Alle elezioni del maggio 1971, disertate dall'opposizione per protesta contro il nuovo sistema elettorale (votò soltanto il 41% degli elettori), il People's National Movement di Williams si aggiudicò tutti i 36 seggi della Camera dei rappresentanti, affermandosi come partito unico, mentre la Costituzione prevedeva in Parlamento la presenza di un'opposizione. Il reddito pro capite del paese è uno dei più alti dell'America latina grazie alla produzione petrolifera; tuttavia è mal distribuito e non beneficia larghi strati di popolazione sia negra sia di origine asiatica (per lo più dediti all'agricoltura), le cui condizioni di vita sono miserabili. Lo squilibrio socio-economico è fonte di scontento e di contestazione specie da parte degli studenti. Lo stato di T. e T. è membro dell'OAS e dell'ONU.
Bibl.: D. Wood, Trinidad in transition, Londra 1968; A.N.R. Robinson, The mechanics of independence patterns of political and economic transformation in Trinidad and Tobago, Cambridge 1971; E. De Kadt, Patterns of foreign influence in the Caribbean, Londra 1972.