Trinidad e Tobago
Stato insulare caraibico composto dalle due isole omonime situate a largo della costa del Venezuela. Amministrate dalla Gran Bretagna come un unico territorio dal 1888, le due isole tra il 1958 e il 1961 fecero parte della Federazione delle Indie occidentali. La vita politica interna fu per un quarantennio caratterizzata dal predominio del moderato People’s national movement (PNM), espressione soprattutto dei ceti medi di origine africana, fondato nel 1956 da E. Williams (ininterrottamente a capo del governo sino alla morte, nel 1981). Il PNM condusse il Paese all’indipendenza (31 agosto 1962), quindi ne promosse la trasformazione in Repubblica nell’ambito del Commonwealth (1976). Nelle elezioni del 1986 prevalse una coalizione di partiti di opposizione, la National alliance for reconstruction (NAR), il cui leader, A.N. Robinson, assunse la guida del governo, ma nel 1991 ritornò al governo il PNM. Negli anni Novanta il permanere di una grave situazione economica e il mantenimento della politica di austerità da parte del governo alimentarono una forte protesta sociale. Nel 1995 dopo le elezioni anticipate si formò un governo di coalizione, di orientamento progressista, frutto dell’alleanza tra United national congress (UNC) e NAR. Il nuovo esecutivo cercò di rivitalizzare l’economia con una parziale riduzione della tassazione diretta e potenziò le forze di polizia per far fronte all’aumento della criminalità legata al traffico di droga. Le elezioni del 2000 confermarono all’UNC la maggioranza dei consensi, ma nel 2001 il governo andò in crisi. Le nuove elezioni politiche assegnarono all’UNC e al PNM lo stesso numero di seggi, quindi si resero necessarie nel 2002 ulteriori consultazioni, vinte dal PNM, ancora formazione maggioritaria nel 2007. Nel 2010 è stato necessario tornare al voto e l’UNC ha superato di gran lunga il PNM.