TRICHECO
Genere che dà il nome alla famiglia omonima di Pinnipedi (lat. scient. Trichecidae Gray, 1825 = Odobenidae Allen, 1880), che raggiungono nei vecchi maschi m. 4,50 di lunghezza e la circonferenza di circa 3 metri, e superano certamente 1000 kg. di peso. La forma generale è tozza, la testa relativamente piccola, il muso brevissimo, le labbra superiori carnose e munite di un centinaio di grosse setole cornee elastiche dello spessore di 3 mm. e oltre, molto lunghe nei giovani e incrociantisi con quelle dell'altro lato avanti all'apertura boccale. Il padiglione dell'orecchio manca. Il collo è grossissimo e si fonde, per modo di dire, col petto e con le spalle; la mano è relativamente breve, il piede assai lungo e ambedue pentadattili. Il treno posteriore viene, nella deambulazione, piegato sotto al tronco e l'animale incede bensì impacciatamente, ma adoperando anche gli arti posteriori l'uno indipendentemente dall'altro. La coda è brevissima. L'integumento generale è di un'abbondanza e d'uno spessore straordinarî. In gioventù esiste un rivestimento peloso abbastanza fitto, all'età adulta e segnatamente in inverno la pelle è praticamente nuda. Molto singolare è la dentatura, che nell'adulto si riduce fino alla formula
con un esagerato sviluppo dei canini superiori i quali assumono, particolarmente nei maschi, la forma di vere difese lunghe sino a 75 cm. e pesanti 3 kg.
I Trichechi o Rosmari sono decisamente costieri ed eminentemente sedentarî; solo raramente si decidono a vere migrazioni. D'indole gregaria, si agglomerano volentieri in date zone. Si nutrono prevalentemente di crostacei, conchiglie e vermi gefirei, che gli adulti scavano con l'aiuto dei canini e i giovani succhiano, passandoli per il setaccio delle vibrisse sopra descritte. Hanno vista debole, udito passabile e olfatto acuto. Emettono suoni brontolanti, mugghianti, abbaianti o ruggenti secondo i casi. Indolenti e generalmente pacifici, ma assai curiosi, assumono talvolta atteggiamenti minacciosi, se irritati, e diventano pericolosi, se messi alle strette o feriti. I maschi si battono furiosamente all'epoca degli amori. La gravidanza dura 12 mesi e il parto consta di un solo piccolo. Catturati giovani si affezionano al padrone e si lasciano agevolmente ammaestrare.
Se ne conoscono 2 specie: Tr. rosmarus L. dell'Oceano Artico orientale e dell'Atlantico settentrionale; Tr. divergens Illiger, 1815 = obesus True, 1884 dell'Oceano Artico occidentale e del Pacifico settentrionale. V. vol. IV, tav. a colori di fronte a p. 688.