GRIFFITHS, Trevor
Commediografo inglese, nato a Manchester il 4 aprile 1935. Studia al St. Bede's College e consegue (1955) un baccalaureato in lingua e letteratura inglese all'università di Manchester. Dopo otto anni d'insegnamento, inizia a lavorare alla BBC di Leeds come Further education officer. L'interesse per i problemi sociali, caratteristico di molti drammi degli anni Sessanta e Settanta e di gran parte del teatro fringe, è alla base delle sue opere, di natura prettamente politica, che, se risentono dell'influenza di B. Brecht ed E. Piscator, sono altresì una testimonianza sincera e appassionata dei radicali cambiamenti della società inglese degli ultimi trent'anni.
Il primo lavoro, Occupations (1970), è una ricostruzione storica dell'occupazione delle fabbriche a Torino nel 1920. Il successo del dramma, presentato in seguito anche dalla Royal Shakespeare Company, gli permette di lasciare la BBC per dedicarsi a tempo pieno alla drammaturgia. Nello stesso periodo inizia a scrivere anche per la televisione con lo pseudonimo di Ben Rae. Del 1973 è il dramma politico The Party, messo in scena al National Theatre con L. Olivier nella parte di John Tragg, un vecchio operaio trotzkista.
Le divisioni interne al Partito laburista, presentato metaforicamente attraverso le peripezie di una famiglia divisa e infelice, sono argomento del teledramma All good men (1974), mentre la caduta delle dinastie europee dell'Ottocento − i Romanov, gli Hohenzollern, gli Asburgo − è il tema centrale del dramma Absolute beginners (1974) della serie televisiva Fall of eagles. L'opera più interessante e più provocatoria, Comedians (1975), è un'amara commedia su un gruppo di aspiranti attori, ironica allegoria sulla funzione del comico in un mondo sempre più crudele e razzista e sulle contraddizioni della classe operaia britannica. Il teledramma Bill Brand (1976) narra la carriera politica di un giovane laburista di Manchester eletto alla Camera dei Comuni.
G. sperimenta anche altre possibilità artistiche: adatta il Giardino dei ciliegi di Cechov per il Nottingham Playhouse (1977) e Sons and lovers di D. H. Lawrence per la BBC (1981), e scrive la sceneggiatura del film Reds di W. Beatty, ritirandosi poi durante la lavorazione (1981) per sopraggiunti contrasti sull'impostazione ideologica.
Il mondo della disoccupazione, le sommosse nelle grandi città inglesi, gli scontri violenti con la polizia, i conflitti razziali e la minaccia della guerra nucleare fanno da sfondo a Oi for England (1982), una commedia ambientata in una cantina di Moss Side, quartiere negro di Manchester, e con alcuni skinheads disoccupati come protagonisti. Le ultime opere, The last place on Earth (1985), versione televisiva della biografia dell'esploratore polare R. F. Scott scritta da R. Huntford, Real Dream (1986) e Fatherland (1987) non aggiungono nulla di nuovo alle tematiche di Griffiths.
Bibl.: J. Wolf, S. Ryan, J. McGuigan, D. McKierman, Problems of radical drama: the plays and productions of T. Griffiths, in Literature, sociology and the sociology of literature, University of Essex 1977, pp. 133-53; C. Itzin, T. Griffiths, in Stages of the revolution - Political theatre in Britain since 1968, Londra 1980; J. Bull, New British political dramatists, ivi 1984; W. Floeck, Tendenzen des Gegenwartstheaters, Tubinga 1988.