TREVISAN
. Antica famiglia patrizia veneziana, distintasi specialmente nelle armi e nella diplomazia. Essa ha varî rami che i genealogisti fanno provenire da Aquileia e dalla Trevisana. Un Pietro Tarvisanus appare già nell'atto di promessa del doge Domenico Ziani al comune di Bari (1122). Altri rami della famiglia Trevisan furono aggregati alla nobiltà veneziana nel 1381, in occasione della guerra di Chioggia.
Degni di speciale menzione sono: Guido (Vido), di Giovanni, fiorì intorno alla metà del '300, uomo d'armi, ambasciatore; Pietro, di Guido, procuratore, ch'ebbe numerosi incarichi diplomatici (morto nel 1374); Zaccaria, di Zaccaria, ambasciatore, umanista (morto nel 1414); Zaccaria, figlio del precedente, pure più volte ambasciatore (morto nel 1466); Giacomo, di Stefano, procuratore di San Marco, uomo d'armi, podestà, ambasciatore (morto nel 1449); Niccolò, provved. a Candia, cronista (morto nel 1469); Benedetto, di Francesco, più volte podestà, bailo a Costantinopoli, capitano a Candia, ambasciatore (morto nel 1494); Tommaso, di Stefano, procuratore, celebre giureconsulto (morto nel 1497); Melchiorre (Marchiò), di Paolo, illustre per fatti d'armi navali e terrestri (morto a Cefalonia, nel luglio 1500); Alvise, di Silvestro, podestà a Brescia, capitano a Candia, dove morì nel 1510; Niccolò, di Giovanni, procuratore, più volte podestà, capitano, provveditore in Terraferma (morto nel 1510); Baldassarre, di Paolo, ch'ebbe numerose podesterie e capitanati (morto nel 1511); Benedetto di Zaccaria, più volte ambasciatore (morto nel 1519); Pietro, di Silvestro, uomo d'armi (morto nel 1497); Andrea, di Tommaso, più volte podestà e capitano, luogotenente a Udine, ambasciatore in Inghilterra, a Milano (morto nel 1534); Domenico, di Zaccaria, che fu ininterrottamente impiegato in podesterie e capitanati, ma specialmente in legazioni e comandi militari (morto nel 1535); Giovanni di Paolo, patriarca di Venezia (morto il 3 agosto 1590).
Vi fu anche un doge Marcantonio, 80° della serie tradizionale, che tenne l'alta carica dal 4 giugno 1553 al 31 maggio 1554.
Si ricorda anche un Bernardo che si occupò, nel '700, di idrografia lagunare e raccolse una pregevole biblioteca di manoscritti.
Di questa famiglia si hanno i rami di San Barnaba, Santa Maria Formosa, Sant'Agnese, San Baseggio (Basilio), del Ponte dell'Angelo.
Bibl.: Apostolo Zeno, Lettera discorsiva... all'ab. Giusto Fontanini... intorno alle Meditazioni filosofiche del signor Bernardo T..., Venezia 1704 (ristampate nelle Lettere Egiziane, I, p. 170 - parla dei letterati della casa T.); E. Cicogna, Saggio di bibliografia veneziana, Venezia 1847, p. 504 seg.; G. Soranzo, Bibliografia veneziana, ivi 1885, p. 544 segg. - Per la libreria Trevisan, v. la citata lettera di Apostolo Zeno e il Trattato della laguna di Venezia di B. Trevisan (2a ed., ivi 1718, p. 117 segg.); v. anche V. Rossi, I codici francesi di due biblioteche veneziane del '700 (una è quella del T.), in Studi di critica letteraria, III, Firenze 1930, p. 273 segg.