• Istituto
    • Chi Siamo
    • La nostra storia
  • Magazine
    • Agenda
    • Atlante
    • Il Faro
    • Il Chiasmo
    • Diritto
    • Il Tascabile
    • Le Parole Valgono
    • Lingua italiana
    • WebTv
  • Catalogo
    • Le Opere
    • Bottega Treccani
    • Gli Ebook
    • Le Nostre Sedi
  • Scuola e Formazione
    • Portale Treccani Scuola
    • Formazione Digitale
    • Formazione Master
    • Scuola del Tascabile
  • Libri
    • Vai al portale
  • Arte
    • Vai al portale
  • Treccani Cultura
    • Chi Siamo
    • Come Aderire
    • Progetti
    • Iniziative Cultura
    • Eventi Sala Igea
  • ACQUISTA SU EMPORIUM
    • Arte
    • Cartoleria
    • Design & Alto Artigianato
    • Editoria
    • Idee
    • Marchi e Selezioni
  • Accedi
    • Modifica Profilo
    • Treccani X

TREBENIETE

di Red. - Enciclopedia dell' Arte Antica (1966)
  • Condividi

TREBENIÈTE

Red.

TE Località presso il lago di Ochrida, in Iugoslavia (Macedonia N-O), dove nel 1918 vennero scoperte sei tombe, e tra il 1930-32, altre cinque; semplici tombe a fossa non attribuibili ad una vera e propria necropoli, ma forse al seppellimento di caduti in battaglia.

L'eccezionale importanza è data dai corredi funerarî (oro, argento e bronzo), insoliti per ricchezza, stile e datazione (VI sec. a. C.) in questa appartata regione balcanica. Si tratta di lamine d'oro decorate a rosette e altri motivi (leoni, uccelli, cavalli), parti di corazze, maschere d'oro ornate di meandri e spirali, sandali e rivestimento delle mani d'oro, oltre a qualche oggetto femminile (spilloni, collana e braccialetti), kàntharoi e un rhytòn d'argento e soprattutto una ricca serie di oggetti in bronzo fra i quali, oltre ad elmi corinzî, sono splendidi crateri, brocche e idrìe ornate di anse a volute, a palinette con gorgoni e koùroi a rilievo e a tutto tondo. Si ritiene che corinzia sia l'origine dei bronzi ma, malgrado la presenza di fibule di tipo illirico, non si è ancora potuto stabilire a chi appartenessero queste tombe, probabilmente a guerrieri greci o a mercenari ellenizzati, come indica lo stile prevalentemente ellenico degli oggetti, con intrusione però di alcuni elementi barbarici. È stato perfino supposto (V. Čajkanovič) si tratti di parte del tesoro delfico rapito dai Galli nel 297 a. C. e sepolto quindi, con alcuni guerrieri, in questa remota regione.

Bibl.: B. Filov, Die Archaische Nekropole von Trebenischte, Berlino 1927; N. Vulic (per le nuove scoperte), in Arch. Anz., 1930, XLV cc. 276-299; K. A. Neugebauer, in Forsch. u. Fortschritte, 1931, p. 192; N. Vulic, in Jahresh., XXVII, 1932, pp. 1-42; XXVIII, 1933, pp. 1-42; XXVIII, 1933, p. 164; C. Praschniker, ibid., XXVII, 1932, p. 106-114.

  • Istituto
    • Chi Siamo
    • La nostra storia
  • Magazine
    • Agenda
    • Atlante
    • Il Faro
    • Il Chiasmo
    • Diritto
    • Il Tascabile
    • Le Parole Valgono
    • Lingua italiana
    • WebTv
  • Catalogo
    • Le Opere
    • Bottega Treccani
    • Gli Ebook
    • Le Nostre Sedi
  • Scuola e Formazione
    • Portale Treccani Scuola
    • Formazione Digitale
    • Formazione Master
    • Scuola del Tascabile
  • Libri
    • Vai al portale
  • Arte
    • Vai al portale
  • Treccani Cultura
    • Chi Siamo
    • Come Aderire
    • Progetti
    • Iniziative Cultura
    • Eventi Sala Igea
  • ACQUISTA SU EMPORIUM
    • Arte
    • Cartoleria
    • Design & Alto Artigianato
    • Editoria
    • Idee
    • Marchi e Selezioni
  • Accedi
    • Modifica Profilo
    • Treccani X
  • Ricerca
    • Enciclopedia
    • Vocabolario
    • Sinonimi
    • Biografico
    • Indice Alfabetico

Istituto della Enciclopedia Italiana fondata da Giovanni Treccani S.p.A. © Tutti i diritti riservati

Partita Iva 00892411000

  • facebook
  • twitter
  • youtube
  • instagram
  • Contatti
  • Redazione
  • Termini e Condizioni generali
  • Condizioni di utilizzo dei Servizi
  • Informazioni sui Cookie
  • Trattamento dei dati personali