BALTA-LIMAN, Trattati di
Col nome di Balta-Liman, sobborgo di Costantinopoli, sono noti alcuni importanti trattati che furono ivi sottoscritti fra la Turchia e le potenze cristiane. Ricordiamo fra questi: 1. il trattato anglo-turco del 16 agosto 1838, col quale fu accordata ai sudditi inglesi la più ampia libertà di commercio con la clausola della nazione più favorita e l'abolizione di tutti i monopolî dei prodotti, in tutti i territorî posti sotto la sovranità ottomana, compreso l'Egitto e i possessi africani; clausola, quest'ultima, molto importante, perché consentiva all'Inghilterra di ostacolare la politica che nell'Egitto seguiva il viceré Moḥammed ‛Ali; 2. il trattato di commercio, di navigazione e di reciproca garanzia fra il Belgio e la Porta, del 3 agosto 1839; 3. la convenzione russo-turca del 1° maggio (n. s.) 1849, relativa ai principati danubiani di Valacchia e Moldavia, dei quali, in seguito ai moti rivoluzionarî dell'anno precedente, si modificava l'assetto politico stabilitovi dalle due potenze col regolamento organico del 1831. Si deferiva alla Porta, previo accordo col governo russo, la nomina, per la durata di sette anni, degli ospodari dei due principati, sospendendovi la convocazione delle assemblee ordinarie e straordinarie dei boiari, le cui funzioni venivano affidate provvisoriamente a due consigli o divani ad hoc, formati da membri dell'alto clero e della nobiltà; tutto questo in attesa che il governo ottomano, sentito il parere di due commissioni appositamente nominate e previo accordo con la corte russa, vi promulgasse un nuovo ordinamento. Si riconfermava inoltre l'occupazione militare delle due potenze protettrici. La convenzione rimase in vigore fino alla guerra di Crimea.
Bibl.: Il testo del trattato anglo-turco del 1838 è pubblicato in G. T. de Martens, Nouveau Recueil de Traités, Gottinga 1817-42, XV (VI della nuova serie), p. 695 seg.; quello del trattato belga-turco del 1839, ibid., XVI, p. 958 segg.; quello del trattato russo-turco del 1849 in G. T. de Martens, Nouveau Recueil général, Gottinga 1843-75, XIV, p. 278 seg.