trasumanare
Per " superare i limiti dell'umano " appare soltanto in Pd I 70 Trasumanar significar per verba / non si poria. In questo verbo, che " ispira tutto il canto I del Paradiso " (M. Pecoraro, in Lect. Scaligera III 48-49), sembrano compendiarsi l'eccezionalità della situazione che si presenta nel regno dei beati e la reazione che tale passaggio provoca nell'animo di D.: infatti t. è " passare dall'umanità a più alto grado, che non può essere se none Iddio " (Buti).
Anche con simili derivazioni prefissali (v. TRASMODARE) si manifesta la ricerca di una pregnanza linguistica che nella terza cantica assume aspetti particolari (cfr. i verbi formati da possessivi, pronomi, avverbi, ecc.: ‛ inmiarsi ', ‛ intuarsi ', ‛ insusarsi '; v. la voce NEOLOGISMI).