trasposizione
trasposizióne [Atto ed effetto del trasporre, dal lat. transponere "spostare", comp. di trans "oltre" e ponere "porre"] [ALG] Particolare sostituzione, consistente nello scambiare di posto tra loro due elementi di un insieme finito e ordinato. ◆ [CHF] Lo spostamento di atomi nell'interno di una molecola, provocato da agenti fisici (per es., il calore) o, più spesso, chimici (reattivi vari), per cui si ha una sostanza con alcune proprietà differenti da quelle della sostanza di partenza. ◆ [ELT] (a) Nella trasmissione di segnali, lo spostamento di segnali da una frequenza portante a un'altra, come dire da un canale all'altro. (b) Nella tecnica telefonica, scambio di posizione tra i conduttori di più linee telefoniche aeree parallele, sia per simmetrizzare i parametri reattivi distribuiti (capacità e induttanza), sia, spec., per ridurre la diafonia tra circuiti diversi. ◆ [FTC] [EMG] Nel-l'elettrotecnica: (a) la rotazione dei tre conduttori di linea, effettuata regolarmente lungo una linea aerea trifase in corrispondenza a uno dei pali o dei tralicci di sostegno, in modo da uniformare la capacità e l'induttanza distribuite di essi; (b) analoga operazione di simmetrizzazione effettuata sulle varie parti in parallelo tra loro in cui sono divisi gli avvolgimenti di macchine elettriche. ◆ [ELT] T. a radiofrequenza: v. modulazione di segnali: IV 81 b.