trasmissione
Attività di trasporto e di trasformazione dell’energia elettrica sulla rete interconnessa ad alta e altissima tensione (380 kV - 220 kV - 150 kV), ai fini della consegna ai clienti finali, ai distributori di energia elettrica e ai destinatari di quella autoprodotta.
Trasmettere energia vuol dire trasferirla dai centri di produzione alle zone di consumo. I luoghi di produzione non coincidono con quelli in cui l’energia è utilizzata nelle fabbriche, nelle strade, nelle case, negli uffici e ciò spiega perché essa debba essere trasportata dalle centrali di produzione alle reti di distribuzione a cui sono allacciati gli utenti finali. Per svolgere tale funzione, la rete di t. si compone di linee elettriche (elettrodotti aerei o interrati), tralicci e stazioni elettriche che collegano fra loro punti distanti anche centinaia di chilometri e trasportano l’energia elettrica dai grandi centri di produzione (le centrali elettriche) alle stazioni elettriche (grandi centri di carico) che smistano la domanda di grandi aggregati: un’intera regione, una zona di una città, gli impianti produttivi di una zona industriale e così via.
Nel sistema elettrico nazionale (➔), la Terna è la società responsabile della gestione in sicurezza della t., oltre che del bilanciamento dell’offerta e della domanda di energia elettrica (➔ dispacciamento; Terna) su tutto il territorio nazionale. Poiché la rete di t. costituisce una essential facility – vale a dire una infrastruttura non sostituibile con altre e non duplicabile – la Terna deve garantire, in maniera equa e senza discriminazioni, l’accesso alla rete a tutti gli operatori che ne facciano richiesta, a fronte del pagamento di una tariffa fissata dall’Autorità per l’energia elettrica e il gas (➔), che regola anche la qualità del servizio di t. e gli investimenti in manutenzione e/o ampliamento.