Trasimaco di Calcedonia
Filosofo (430-400 a.C. ca.). Retore e sofista, nacque a Calcedonia, in Bitinia, e fu attivo in Atene nel sec. 5°. Incerte sono le testimonianze sulla sua biografia; è uno degli interlocutori del 1° libro della Repubblica (➔) di Platone, in cui sostiene il principio secondo cui la giustizia coincide con il diritto del più forte. La giustizia consiste infatti nell’obbedienza alle leggi, ma essendo queste emanate da chi detiene il potere, esse servono a rafforzarlo e fanno sì che il giusto che le rispetta sia soggiogato dal potere del più forte. Il tiranno, dunque, che non è tenuto al rispetto delle leggi, è sovrano assoluto e perfettamente felice. La sua posizione è stata talvolta avvicinata a quella sostenuta da Callicle nel Gorgia (➔) platonico. Nello sviluppo della retorica greca, T. rappresenta il momento del richiamo agli aspetti emozionali dell’elocuzione e dell’azione.