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trasformazione

Dizionario di Medicina (2010)
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trasformazione


Insieme di processi che provocano una modificazione in cellule e organismi viventi. La trasformazione può avvenire per cause naturali o essere indotta artificialmente.

Trasformazione batterica

Si tratta di uno dei tre processi mediante il quale una molecola di DNA può venire trasferita da un batterio a un altro (gli altri due processi sono la trasduzione e la coniugazione). Mediante la t. il DNA libero viene incorporato da una cellula che subisce come conseguenza una variazione ereditabile del genotipo. Tale fenomeno avviene spontaneamente in natura: in seguito alla lisi delle cellule, successiva alla loro morte, si libera DNA che può essere assunto da altri batteri, della stessa specie o di altre. La t. batterica spontanea rappresenta pertanto un meccanismo evolutivo che produce variabilità genetica. La t. batterica viene largamente utilizzata nei laboratori di biologia molecolare per introdurre in ceppi batterici ospiti sequenze nucleotidiche da caratterizzare, precedentemente inserite in plasmidi.

Trasformazione cellulare

Cambiamento di alcune caratteristiche delle cellule coltivate in vitro indotto da agenti oncogeni come virus, sostanze chimiche, o radiazioni. La t. è permanente non solo nella cellula in cui avviene, ma in tutte quelle che derivano dalla sua moltiplicazione e che costituiscono cloni. Le cellule trasformate hanno caratteristiche simili alle cellule dei tumori: sono immortali, si riproducono più velocemente delle cellule normali, non mostrano il fenomeno dell’inibizione da contatto, tipica delle cellule normali, ma continuano a crescere in strati sovrapposti; hanno inoltre funzioni cellulari alterate (aumento della glicolisi aerobia e delle proteasi, diminuzione dei livelli dell’AMP ciclico) e presentano aneuploidia e anomalie cromosomiche.

Vedi anche
molecola La più piccola massa di una sostanza che ne conservi la composizione chimica e che ne determini il comportamento chimico e chimico-fisico. chimica 1. Generalità Una molecola è formata da un insieme di atomi uguali (nel caso degli elementi) o diversi tra loro (nel caso dei composti). Allo stato condensato ... Giuseppe Luigi Lagrange Lagrange ‹laġrã´ˇʃ› (it. Lagrància), Giuseppe Luigi. - Matematico italiano (Torino 1736 - Parigi 1813), di famiglia d'origine francese. Indirizzato dal padre verso gli studî legali, si iscrisse a quattordici anni all'univ. di Torino, iniziando anche lo studio della matematica. Lesse gli Elementi di Euclide ... Jean-Baptiste-Joseph Fourier Matematico (Auxerre 1768 - Parigi 1830). Di modesta famiglia (il padre era sarto), Fourier, Jean-Baptiste-Joseph, rimasto orfano di entrambi i genitori, fece i suoi primi studî nella scuola militare di Auxerre e tentò di intraprendere senza successo la carriera militare: entrò poi nel collegio dei Benedettini ... Karl Theodor Wilhelm Weierstrass Weierstrass ‹vàiërštraas›, Karl Theodor Wilhelm. - Matematico (Osterfeld, Münster, 1815 - Berlino 1897). Prof. all'univ. di Berlino, membro dell'Accademia di Berlino,  fu celebrato dai matematici contemporanei come il più grande analista vivente. Portano il suo nome molti teoremi sia nell'analisi infinitesimale, ...
Vocabolario
trasformazióne
trasformazione trasformazióne s. f. [dal lat. transformatio -onis, der. di transformare «trasformare»]. – 1. L’atto, l’azione o l’operazione di trasformare, il fatto di trasformarsi o di venire trasformato, che comporta un cambiamento,...
trasformativo
trasformativo agg. [der. di trasformare], non com. – Di trasformazione, che ha la proprietà e la funzione di trasformare: processi, fenomeni t.; in linguistica, non com., verbi t., quelli che indicano un mutamento di stato, un passaggio...
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