trasferimento genico
Metodo di trasferimento di materiale genetico da un organismo a un altro. Tra i metodi di trasferimento genico, il più usato è la lipofezione, che utilizza i lipidi cationici e i liposomi. I lipidi cationici instaurano interazioni ioniche con il DNA formando complessi; i liposomi sono vescicole che contengono il DNA. In entrambi i casi, il DNA viene trasportato in maniera efficiente attraverso la membrana citoplasmatica e internalizzato negli endosomi della cellula. Le particelle formate dall’interazione dei lipidi con il DNA possono essere veicolate su determinati recettori cellulari mediante l’introduzione di specifici ligandi peptidici. Il DNA può essere anche trasferito formando complessi DNA/proteine, che sfruttano le proprietà di alcune proteine di interagire con recettori di membrana specifici di determinate cellule. Il complesso viene poi internalizzato nella cellula tramite un meccanismo di endocitosi mediata dal recettore. Un altro metodo di trasferimento genico è il bombardamento delle cellule con particelle microscopiche ricoperte di DNA. La variante più usata impiega vere e proprie pistole che sparano ad altissima velocità nei tessuti particelle di oro rivestite del gene che interessa (gene gun). Queste particelle sono in grado di attraversare la membrana citoplasmatica e quella nucleare rilasciando il DNA nel nucleo delle cellule del tessuto bersaglio. Alcune metodologie di trasferimento genico sono privilegiate per i tentativi di terapia genica; esse sono basate sull’utilizzo di vettori virali e sfruttano le proprietà fisiologiche dei virus di infettare le cellule bersaglio con alta efficienza, interagendo con recettori cellulari specifici. Sono usati correntemente a questo scopo virus appartenenti a diverse famiglie. I quattro principali tipi di virus utilizzati come vettori sono: retrovirus animali, virus adenoassociati, adenovirus e lentivirus.