trasduttore
trasduttóre [s.m. e agg. (f. -trice) Der. del-l'ingl. transducer "che opera una trasduzione", formato con i lat. trans- "trans-" e ducere "portare", donde l'it. trasdurre] [ELT] Dispositivo che converte un segnale di data natura (acustica, elettrica, meccanica, termica, ecc.) in un segnale di natura diversa o anche uguale, ma allora riguardante grandezze diverse (per es., dal valore di una tensione elettrica continua alla frequenza di una tensione elettrica alternata); si parla di t. primari, o di misurazione, per indicare quelli il cui scopo è di fornire una grandezza che, riproducendo fedelmente le caratteristiche della grandezza applicata, sia più comoda da studiare che non quella, e di t. secondari, o applicativi, per tutti gli altri. Si usa qualificare i t. con un aggettivo composto, di cui la prima parte precisa la natura del segnale applicata e la seconda parte quella del segnale d'uscita: t. acustoelettrico, che converte un suono in un segnale elettrico (per es., un microfono), t. elettroacustico, da segnale elettrico a suono (per es., un altoparlante), t. elettroottico, da segnale elettrico a segnale luminoso (per es., un LED), t. fotoelettrico, da segnale luminoso a segnale elettrico (un fotorivelatore), e così via. In realtà, tale uso non è sempre seguito o è seguito all'inverso, con conseguente notevole ambiguità; tale ambiguità è ora abbastanza sopportabile, dato che attualmente la quasi totalità dei t. primari fornisce segnali elettrici, per la possibilità che questi offrono di essere direttamente elaborati, presentati numericamente o graficamente e memorizzati mediante calcolatori elettronici: v. controllo automatico: I 742 b e sensore: V 174 d. ◆ [FML] T. a elementi elastici: v. vacuometria: VI 449 a. ◆ [ELT] [ACS] T. a larga banda: v. ultrasuoni: VI 383 f. ◆ [ELT] [ACS] T. a piastra, a sbarre, a settore sferico (o a lente), cilindrico, composito (o composto): v. ultrasuoni: VI 382 f, e, 383 b, a, 384 f. ◆ [ELT] [MCC] T. di forza: v. sensore: V 176 c. ◆ [ELT] [OTT] T. di immagini: convertitore in immagini visibili di immagini che per loro natura non lo sono, come, per es., le immagini elettroniche di un tubo da ripresa televisiva (v. immagine, intensificatori e convertitori d') o di un tubo di ripresa di immagini a raggi X (v. röntgendiagnostica, strumentazione: V 90 e). ◆ [GFS] T. di velocità: v. sismometria: V 260 c. ◆ [ELT] [RGR] T. elettromeccanici: v. onde gravirazionali: IV 284 f. ◆ [ELT] [MCC] T. piezoelettrico, risonante e non risonante, a onde di volume e a onde superficiali: v. piezoelettricità: IV 508 e sgg. ◆ [ELT] [MCC] T. risonante capacitivo: v. onde gravirazionali: IV 284 f. ◆ [ELT] Caratteristica di un t., o caratteristica di trasduzione: la relazione analitica, o il diagramma rappresentativo di essa, tra la grandezza d'uscita e quella d'ingresso di un trasduttore oppure tra un parametro di relazione tra queste due grandezze (se sono omogenee, il loro rapporto), spesso parametrizzati nella frequenza.