TRAPPISTI
. Sono così comunemente chiamati i cisterciensi riformati o della stretta osservanza. Essi seguono la regola di San Benedetto, la Carta di carità di S. Stefano Harding e le costituzioni monastiche compilate nel 1894, adattate al nuovo codice di diritto canonico e riapprovate dalla Sede apostolica il 20 agosto 1924.
Nel sec. XVII l'ordine di Citeaux (Cistercio) si divideva in comune e in stretta osservanza. Quest'ultima era stata iniziata nel 1615 da Dionisio Largentier, abate di Clairvaux; contò più di cinquanta monasteri e fiorì per lungo tempo. Alla stretta osservanza apparteneva l'abbazia della Trappa, nella contea del Perche in Francia, fondata nel 1140 e unita all'ordine di Cîteaux. L'abate Armando Giovanni Le Bouthillier de Rancé nel 1664 v'introdusse una sua particolare riforma, che ebbe risultati insperati. Più tardi, Agostino di Lestrange, già maestro dei novizî alla Trappa, salvò la comunità, trasferendola nell'antica Certosa di Val-Sainte, ottenuta dai magistrati di Friburgo nella Svizzera. Qui egli fissò, nel 1791, severissimi regolamenti, fece riprendere l'osservanza letterale della regola di S. Benedetto, adottando il suo orario dei pasti, la durata del lavoro manuale, e ogni sua altra austerità. Pio VI incoraggiò questa riforma; ma le vicende dei tempi obbligarlo il Lestrange a esulare con le sue comunità, in Austria, in Baviera, in Polonia, in Russia e, più tardi, in Inghilterra e in America. Qui, nel 1811, trasportò le sue comunità proscritte e gettò le fondamenta di parecchi monasteri. Passata la tormenta rientrò in Francia, ricomprò due antiche abbazie, la Trappa e Aiguebelle, fra le quali divise i religiosi della Val-Sainte, ed egli stesso si fissò alla Trappa, che in tal modo divenne il capoluogo della nuova congregazione monastica, alla quale diede definitivamente il titolo di congregazione della Trappa.
I trappisti si moltiplicarono in tutta la Francia e in altre nazioni, e formarono tre congregazioni: quella della grande Trappa, quella di Sept-Fons, e quella di Westmalle nel Belgio. La prima seguiva gli antichi usi di Cîteaux, le altre due i regolamenti introdotti dalla riforma del Rancé, conservando tutte e tre come base la regola di S. Benedetto. Ma le divergenze erano più apparenti che reali: onde si faceva sentire la necessità di un'unione. E questa si raggiunse nel capitolo generale delle tre congregazioni, tenutosi in Roma il 1° ottobre 1892 per iniziativa di Leone XIII, che confermò le relative deliberazioni. Così la Trappa divenne un ordine a parte, separato dai cisterciensi della comune osservanza, ed ebbe un abate generale proprio e indipendente. Nel giugno del 1902 una costituzione pontificia dichiarò i trappisti "veri cisterciensi", con diritto ai privilegi dell'antico ordine. Il loro abate generale, benché residente a Roma, è insignito del titolo di abate di Cîteaux.
Il tenore di vita dei trappisti è improntato all'osservanza letterale della regola benedettina. Si alzano alle due del mattino; hanno circa sei ore al giorno di esercizî comuni in chiesa (Officio dii. ino, Messa conventuale, ecc.): quattro o cinque ore al giorno di lavoro manuale, a seconda delle stagioni; sei al più, o, per necessità, sette ore di riposo; il resto della giornata, toltone il tempo relativamente breve dei pasti, costituisce gl'intervalli, ossia il tempo libero da consacrarsi alla preghiera, alla lettura, allo studio.
L'Ordine conta al presente 59 monasteri, così distribuiti: 17 in Francia; 2 in Inghilterra; 3 in Germania; 1 in Austria; 2 in Iugoslavia; 3 in Italia; 6 nel Belgio; 5 in Olanda; 2 in Irlanda; 5 nella Spagna; 3 negli Stati Uniti; 4 nel Canada; 1 in Palestina; 1 in Algeria; 2 nella Cina e 2 nel Giappone.
Bibl.: Studien und Mitteilungen aus dem benediktiner- u. cistercienser-Orden, Bruna, dal 1880 ad oggi; Cistercienser Chronik, Bregenz, dal 1889 ad oggi e la rivista trimestrale dei trappisti di Westmalle intitolata Collectanea Ordinis Cisterciensium Reformatorum, dal 1934.