Scrittore (Loreto 1556 - Venezia 1613). Dal 1592 ricoprì svariati uffici a Roma e in altre terre dello Stato Pontificio. Nel 1612, lasciato il suo impiego, passò a Venezia dove pubblicò le due centurie dei Ragguagli di Parnaso (1612-13), l'opera sua più famosa, in cui, fingendosi gazzettiere ("menante") di un parlamento presieduto in Parnaso da Apollo, giudica sui costumi, le idee, la letteratura, la vita, insomma, contemporanea con assoluta spregiudicatezza. Ventinove ragguagli, mai pubblicati dal B. per il contenuto aspramente antispagnolo e diffusi dopo la morte di lui col titolo di Pietra del paragone politico (1614 e successive, numerose edizioni), costituiscono in realtà, insieme con altri egualmente inediti (in totale 104 ragguagli), la terza centuria dei Ragguagli di Parnaso che, nel progetto del B., dovevano constare di quattro centurie. Importanti anche le Osservazioni su Tacito, apparse, assai manomesse, in Bilancia politica di tutte le opere del B. (1678).