Vedi TRAIANA AUGUSTA dell'anno: 1966 - 1997
TRAIANA AUGUSTA (v. vol. VII, p. 960)
Un'intensa attività di scavo nell'ultimo trentennio ha portato all'acquisizione di una serie di nuovi dati relativi soprattutto alle fortificazioni, all'urbanistica, all'architettura di T. A. (o Augusta Traiana).
La città è difesa da una cinta muraria di pietra negli anni di Marco Aurelio e di Lucio Vero. Alcuni pilastri, che si ergono alla distanza di circa 8 m dalle mura, debbono essere posti in relazione con il sistema di fortificazione. Essi hanno base quadrata (1,60 X 1,60 m) e terminano ad arco semicilindrico: reggevano verosimilmente una piattaforma, che favoriva la difesa dall'alto delle mura. Le porte O e S della città appartengono apparentemente a diverse fasi edilizie. Le loro torri mediane sono quadrate (lato di m 6,30) e sporgono al di fuori della cortina. Verso la metà del V sec. si costruisce una nuova cinta muraria, avanzata di 8 m rispetto alla precedente.
T. A. ha una rete stradale a incroci ortogonali. Sono stati evidenziati tratti del cardo maximus, del decumanus maximus e di altre strade, tutte pavimentate con lastre di pietra calcarea. Sui lati si allineano stretti marciapiedi (largh. 1 m): su alcuni di questi si affacciano portici con colonne ioniche o corinzie. Le insulae della città sono quadrate (con lato di 40 m): caratteristica questa che, nello stesso periodo, non si incontra in altre città romane della Tracia. Nelle immediate vicinanze della porta O è stata riportata alla luce per intero una piazza ellissoidale pavimentata con lastre di marmo bianco. Essa è tagliata dal decumanus maximus, il quale, venendo dalla porta O, descrive una curva (fatto abbastanza eccezionale) prima di proseguire verso il centro della città. Sulla piazza, lungo il lato N, è stata ritrovata la base di una statua equestre (3,80x2 m); essa va forse messa in relazione con Settimio Severo, la cui immagine è riprodotta su monete di bronzo della città. Di recente scoperta è anche la base di una statua di bronzo dell'imperatore Commodo con iscrizione in lingua greca.
I lati Ν e S della piazza sono occupati da un grande edificio pubblico con sedili di marmo disposti ad anfiteatro, in sette oppure otto file, divise in settori da strette gradinate di marmo. Sul lato principale del parapetto (alt. 0,90 m), formato da lastre di marmo verticali, è un'iscrizione in lingua greca, conservata solo parzialmente; essa ricorda i nomi dei funzionarî, altrimenti sconosciuti, a cui si deve la costruzione dell'edificio e l'erezione delle statue. Il lato Ν dell'edificio, adiacente al lato S delle terme (v. infra), è delimitato da un colonnato di marmo. Solo la metà settentrionale dell'edificio accoglieva c.a 1.300 spettatori. In occasione di spettacoli si chiudeva la porta O e si bloccava un tratto del decumanus maximus. Nello spazio ellissoidale hanno forse avuto luogo le «lotte di gladiatori e inseguimenti di belve», di cui parlano alcune iscrizioni in greco rinvenute nell'area della città. Gli spettacoli erano finanziati dal Sommo Sacerdote, cui era affidato il culto dell'imperatore.
Le adiacenti terme occupavano una superficie di 6.000 m2. Vi si accedeva da NE; presentano un lungo corridoio, una grande sala rettangolare con mosaico pavimentale bicromo (700 m2), tepidarium, calidarium. Il praefurnium è visibile al di sotto del muro meridionale; sono conservati anche i pilastri dell'ipocausto e le tubazioni installate nelle pareti. Le terme ricevevano acqua fredda potabile dalla conduttura principale della città; si datano al più tardi agli anni di Marco Aurelio e sono anteriori al vicino edificio ellissoidale. Dopo l'invasione degli Unni, verso la metà del V sec., la grande sala rettangolare delle terme viene trasformata in chiesa.
Un'iscrizione in greco fa allusione al macellum, costruito nel centro di Traiana Augusta. Nella città sono state scavate grandi abitazioni con peristilio in stile ionico o corinzio, in cui sono stati rinvenuti numerosi mosaici.
Nel Museo Storico di Stara Zagora, fondato nel 1907, sono conservati numerosi monumenti archeologici (dalla Preistoria al Medioevo) rinvenuti nella città e nelle vicinanze. Di particolare rilievo è la collezione di statuette di bronzo (II-III sec.), di statue di marmo e di monete.
Bibl.: G. Mihailov, Inscriptiones Graecae in Bulgaria repertae, III, 2, Sofia 1964, pp. 23-171 (iscrizioni di T. A. e del territorio); D. Nikolov, D. Jankov, K. Kalèev, H. Bujukliev, Ancient Bronzes. District Historical Museum, Stara Zagora, Stara Zagora 1984; D. Nikolov, L'ensemble du forum de Augusta Traiana - Beroe, in BIBulg, XXXVII, 1987, pp. 96-107.
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