BRĂILEANU, Traian
Sociologo e uomo politico romeno, nato a Bilca (Cernăuţi) il 14 settembre 1882. È stato il teorico della Guardia di ferro, l'autore di una filosofia sociale fondata sulla disamina del sistema (inteso come organismo, complesso evolutivo). Professore di scienze politico-sociali all'università di Cernăuţi (1920-40), B. aderì al movimento antisemita di Cuza e poi a quello di Codreanu; passò poi all'università di Bucarest. Ministro della Pubblica Istruzione nel governo legionario, cercò di dare all'insegnamento un maggiore orientamento classico-filosofico. Deluso dai troppi interventi "legionarî", vide andar in rovina la sua fatica dopo la ribellione del 22-23 gennaio 1941, in seguito a cui fu imprigionato ma poi assolto. Sebbene ostile al governo Antonescu che lo allontanò dall'insegnamento, venne di nuovo processato il 17 maggio 1946 dal governo sorto dalla disfatta e condannato ai lavori forzati.
Nella sua opera teoretica, identificata l'etica come la scienza dei rapporti interindividuali, la sociologia di quelli intercomunitarî, B. considera sia la società che l'individuo come sistemi autonomi determinantisi reciprocamente e nello stesso tempo determinati dall'ambiente circostante. A loro volta essi imprimono all'ambiente una certa struttura. Le parti costituenti il sistema sociale non sono gli individui ma i tessuti sociali (sessi, generi di vita, professioni, classi, ecc.), che mantengono l'equilibrio della comunità. L'ideale politico di B. postula uno stato morale (possibilmente cristiano) che regoli la vita dei cittadini "entro la stessa orbita spirituale".
Opere: Despre condiţiunile conştiinţei şi cunolţinţei (Sulle condizioni della coscienza e della conoscenza), Cernăuţi 1912; Die Grundlegung zu einer Wissenschaft der Ethik, vienna 1919; Introducere in sociologie, Cernăuţi 1923; Sociologia generală, 1926; Ethik und Soziologie, ein Beitrag zur Lösung des Problems n Individuum und Gesellschaft', 1926; Politica, 1928; L'état et la communauté morale (anche in romeno, 1936; 2a ed. 1940); Sociologia şi arta guvernării (La sociologia e l'arte del governo), 1937, 2a ed. 1940; Teoria comunitāţii omenesti (La teoria della comunità umana), 1941. Ha tradotto per la prima volta integralmente in romeno alcune fondamentali opere di Kant. Nel 1936 fondò la rivista Çnsemnări sociologice (Notazioni sociologiche) che diresse sino al 1941.
Bibl.: L. Topa, La sociologia in Romania, in Genus (Roma), III (1938), pp. 152-56; T. Herseni, Sociologia românească, Bucarest 1940.