tracciabilita dei prodotti
tracciabilità dei prodotti locuz. sost. f. – Nella produzione agroalimentare, l'identificazione documentata dei flussi materiali e degli operatori che concorrono alla formazione del prodotto finito, venduto al consumatore. La tracciabilità dei prodotti (o anche rintracciabilità) è indicata dal Libro bianco della Commissione dell'Unione Europea sulla sicurezza alimentare come strumento per la verifica della sicurezza e della responsabilità dei danni da prodotto difettoso. L'obiettivo è quello di individuare i responsabili di eventuali difetti e sofisticazioni, in modo da poter indennizzare i consumatori ed eliminare le imperfezioni. II regolamento CE del 28 gennaio 2002 n. 178 ha stabilito i principi della legislazione alimentare e ha introdotto la tracciabilità dei prodotti di tutti gli alimenti e mangimi. A decorrere dal 1° gennaio 2005 tale prescrizione è diventata obbligatoria sull'intero territorio dell'Unione Europea. Gli operatori della filiera alimentare e di quella mangimistica sono obbligati a conservare le informazioni sui loro fornitori (da chi hanno comprato cosa e in che quantità) e sui loro clienti (a chi hanno venduto cosa e in che quantità). La definizione della tracciabilità dei prodotti ha condotto all'emanazione di una specifica norma internazionale UNI EN ISO 22005 pubblicata nel 2008. La norma prevede la possibilità di ricostruire a ritroso, attraverso documenti che descrivono le lavorazioni e i passaggi tra cliente e fornitore, la storia di ogni singolo componente del prodotto. Sotto il profilo tecnologico l'adozione di sistemi di tracciabilità dei prodotti è resa più semplice dalla messa a punto del sistema EAN (European article number) 128, che permette di codificare informazioni relative al prodotto e alla sua storia grazie all'implementazione di un sistema informativo pari a 90 identificatori inseribili nel codice a barre, con la possibilità di un codice di identificazione diverso per ogni singola unità logistica. Gli operatori possono anche adottare sistemi volontari di tracciabilità dei prodotti, la maggior parte dei quali sono basati sull'analisi dei punti critici di controllo (sistemi HACCP, Hazard analysis critical control point). L'adozione di un sistema avanzato di tracciabilità dei prodotti genera fiducia tra produttori e consumatori, promuovendo l'autocontrollo e la trasparenza del processo produttivo. In questo senso la tracciabilità dei prodotti può essere uno strumento al servizio di politiche di qualità, come quelle basate su marchi certificati, ma, per prodotti privi di specificità, può rappresentare essa stessa una componente del sistema qualità, rassicurando il consumatore sulla storia del prodotto.