TOURS (Caesarodunum)
Città della Gallia Lugdunensis, situata su una pianura alluvionale compresa tra la riva sinistra della Loira e lo Cher, fu il centro principale dei Turoni (Ptol., ii, 8, 11: παρὰ τὸν Λίγειρα Τουρόνιοι καὶ πόλις αὐτῶν Καισαρόδουνον).
Cesare, da cui prese nome l'antica località - che significa fortezza di Cesare - vi fece svernare a due riprese nel 57 e nel 51 a. C. parte delle sue truppe. Una stretta cinta di mura, quadrata, ad angoli retti, rinchiuse nel periodo del tardo Impero la città, interrotta solo a S da una sporgenza dovuta all'anfiteatro.
Frammenti di sculture e stele antiche, provenienti dai bastioni sono al Museo della Società Archeologica.
Nel cimitero romano era una chiesa di S. Martino, costruita nel 472 dall'arcivescovo Perpetuo sul posto di un oratorio che copriva la spoglie del santo; l'edificio fu distrutto attorno al 1000 da un incendio.
Bibl.: A. Blanchet, Les enceintes romaines, Parigi 1907, p. 239-44; J. Dechelette, Manuel d'Archéologie, V, i, Parigi 1931, pp. 424; 548; 579. Chiesa di S. Martino: L. Courajod, Un monument de l'architecture française du Véme siècle, in Gazette des Beaux Arts, 1870, p. 231.