TOURING CLUB ITALIANO
ITALIANO Scopo di questa associazione, che è fra le più potenti d'Italia e che riveste carattere nettamente nazionale per la sua vasta penetrazione in tutte le classi sociali, è quello di promuovere lo sviluppo del turismo in ogni sua manifestazione e diffondere la conoscenza della patria. Come le consimili associazioni estere, esso nacque dal ciclismo e, col nome di "Touring Club ciclistico italiano", si costituì in Milano l'8 novembre 1894, per impulso di un nucleo di appassionati della bicicletta, i quali intuirono nel nuovo mezzo di sport un potente strumento per il turismo.
Caratteristiche dell'associazione sono state fino dall'origine: la modesta quota sociale (fino al 1896 L. 5 annue; dal 1897 al 1919 L. 6, dal 1920 al 1926 L. 10, poi L. 15) e il fatto che i soci ebbero sempre relazioni dirette con la sede centrale, donde l'unità assoluta delle direttive. Essa ha alla sua testa un presidente e due vicepresidenti, assistiti da un consiglio d'amministrazione di 25 membri, le cui funzioni sono assolutamente gratuite. Diecimila consoli, che prestano anch'essi la loro opera disinteressatamente, stabiliscono legami di amicizia e di collaborazione tra la periferia e il centro amministrativo del Touring Club Italiano.
I soci, che nel 1894 erano 784, aumentarono a 20.915 nel 1900; a 83.603 nel 1910; a 162.336 nel 1920; a 400.975 nel 1930 e nel 1936 erano circa 475.000. Cosa notevolissima, e che non ha riscontro in alcun'altra associazione italiana o straniera: più della metà dei soci del Touring sono soci vitalizî. Il patrimonio (vitalizî e risparmî) seguì questa linea ascendente: 1895, L. 348; 1900, L. 99.525; 1910, L. 851.335; 1920, L. 4.190.775; 1930, L. 28.496.167; 1934, L. 40.081.903. L'istituzione non riceve contributi che dai proprî soci ed ha quindi carattere privato: solo ad essi è dovuta la creazione di questo importante organismo turistico.
Nel 1900, quando l'automobilismo era ai suoi inizî e il Consiglio del Touring ne intuì l'immancabile sviluppo, il nome del sodalizio si semplificò in quello attuale. Già a questa data, dopo soli 6 anni dalla sua fondazione, il Touring era penetrato nella vita del paese con manifestazioni di sempre maggiore risonanza; fra le quali si ricordano ancora simpaticamente la carovana ciclo-turistica Milano-Roma, nel maggio 1895, cioè in un tempo in cui pareva impossibile compiere in bicicletta un così lungo percorso; le gite in ogni parte del paese e delle isole e le grandi adunate, tra le quali, memorabile, al compiersi del decennio di vita, quella del 1905 in Milano, dove convennero più di diecimila ciclisti da ogni parte d'Italia. Ma nessun'altra manifestazione ebbe forse così alto significato patriottico e morale come la carovana del 1910, che, insieme con 102 superstiti dei gloriosi Mille, s'imbarcò a Genova, sbarcò a Marsala, donde, per Salemi e Calatafimi, si recò a Palermo, ripercorrendo così, dopo 50 anni, lo stesso itinerario dell'epica spedizione garibaldina.
Altre manifestazioni notevoli per il numero dei convenuti furono la crociera motonautica Torino-Roma (1911), le passeggiate ciclo-alpine al Passo del Turlo e alla Capanna Margherita, l'escursione nel Cadore (1913) e quella nella Libia, nelle Isole Italiane dell'Egeo, nell'Eritrea, oltre alle numerosissime escursioni nelle varie regioni d'Italia e alle manifestazioni del turismo scolastico.
La propaganda per la fratellanza interregionale dei turisti italiani fu uno dei più simpatici temi affrontati nei primi 40 anni di vita dell'associazione: si ebbero a centinaia convegni del T.C.I. nazionali e regionali, cioè adunate prima quasi goliardiche, poi più gravi e severe; organizzazioni talora grandiose, in cui dominò sempre la nota patriottica.
In secondo luogo è da ricordare la creazione di una letteratura turistica, prima quasi inesistente in Italia. l ciclisti che, grazie al miglioramento delle macchine, cominciavano a viaggiare sulle strade, trovarono un primo documento di consultazione in una Guida delle grandi comunicazioni stradali, pubblicata nel 1895, seguita nel 1896 da un'altra fondamentale in tre volumi, con i profili di 30.000 km. di strade; ad essa fecero seguito altre undici guide regionali itinerarie, poi guidine di linee ferroviarie, descrizioni di strade e così via. Il programma si era ormai affermato ed ebbe sviluppi sempre maggiori, fino alla creazione della grande Carta d'Italia al 250.000 in 62 fogli, della Guida d'Italia in 18 volumi e della collana Attraverso l'Italia. La distribuzione gratuita ai soci, oltre che incoraggiare la passione dei viaggi, ha giovato non poco alla diffusione della cultura.
L'automobilismo italiano ha trovato nelle carte alle più varie scale, e specialmente in quelle al 250.000, al 650.000 e nella carta automobilistica al 200.000 in 30 fogli, strumenti agili e modernissimi. All'escursionismo e all'alpinismo servirono i 16 fogli della carta delle zone turistiche d'Italia al 50.000. Di alcuni di questi fogli è stata preparata una speciale edizione con gl'itinerarî sciistici.
Accanto alla ventina di volumi della Guida d'Italia in italiano, si ricordano i 12 volumi della Guida d'Italia per gli stranieri (edizioni francese, inglese, tedesca, esperanto); il 1° volume della Guida dell'America Latina (Argentina, Paraguay, Uruguay); i 7 volumi della Guida ai campi di battaglia, i 3 volumi della Guida da rifugio a rifugio, i 5 della Guida delle Strade di grande comunicazione, i 6 della Guida pratica ai luoghi di soggiorno e di cura d'Italia e una Guida breve d'Italia in 3 volumi. Nel 1934 è stata iniziata, in collaborazione con il Club Alpino Italiano, la nuova Guida dei monti d'Italia, descrizione ampia e omogenea delle Alpi e dell'Appennino, che costituisce uno strumento per l'educazione alpinistica della gioventù, oltre che un'affermazione dell'alpinismo italiano.
All'opera di divulgazione culturale, particohrmente geografica, contribuisce la rivista mensile Le vie d'Italia, la cui raccolta rappresenta la storia del turismo in Italia dal 1895 in poi.
Un altro contributo, il più importante di tutti dal punto di vista scientifico, ha dato il Touring alla cultura geografica, non soltanto attraverso le pubblicazioni turistiche, ma con una produzione specifica di carattere fondamentale: nel 1927 venne pubblicato un grande Atlante Internazionale, che apparve subito come il più moderno e il più aggiornato degli atlanti di consultazione esistenti e fu oggetto, a brevi intervalli, di nuove edizioni. A complemento dell'atlante è stato compilato il volume Gli stati del mondo, repertorio geografico-statistico-economico quale ancora l'Italia non possedeva. Un'apposita rivista, Le vie del mondo, ha scopo anch'essa di volgarizzazione geografica. Nel 1934 fu iniziato un Atlante fisico-economico d'Italia. Al Touring Club Italiano è pure dovuta la cartografia inserita fuori testo nell'Enciclopedia Itahana.
Infine, meritano di essere ricordate altre attività svolte dal sodalizio a favore delle più varie forme e manifestazioni del turismo, o che ad esso si collegano, come l'escursionismo, il turismo in montagna e il campeggio, il turismo ciclistico e motociclistico, quello automobilistico, nautico e coloniale, i servizî della circolazione stradale, d'itinerari e d'informazioni, il servizio cartelli e segnalazioni stradali, il climatismo e il termalismo, l'igiene e l'urbanismo, la tutela dei paesaggi e dei monumenti, le collezioni d'arte e i musei, la fotografia turistica, l'assistenza medica e legale in caso d'infortunî su strada, i servizî internazionali dei trittici e molti altri ancora.
Alle strade, necessario presupposto del turismo, il T.C.I. dedica particolare attenzione: fino dal 1903 fu istituita la "Commissione per il miglioramento delle strade", di cui fanno parte tecnici e funzionarî preposti all'amministrazione delle strade; i problemi tecnici stradali sono discussi nella rivista mensile Le strade; nel 1920 il T.C.I. ha fondato l'Istituto sperimentale stradale, dal 1928 gestito in comune dal T.C.I. e dal Reale Automobile Club d'Italia; il servizio delle segnalazioni stradali ha collocato sulle strade d'Italia e delle colonie circa 300.000 cartelli indicatori.
L'attrezzamento alberghiero ha avuto dal Touring impulso e direttive. L'associazione ha costituito e favorito scuole di avviamento professionale alberghiero; ha organizzato mostre alberghiere all'Esposizione internazionale del 1911 e una permanente ne mantiene alla Fiera campionaria di Milano; ha indetto concorsi per il miglioramento dei piccoli alberghi; ha pubblicato un Manuale dell'industria alberghiera e altre operette minori di propaganda igienica e alberghiera; infine pubblica una rivista speciale, L'albergo in Italia. Dei problemi forestali, del rimboschimento, del ripopolamento della montagna, trattano alcune pubblicazioni illustrate di propaganda, nonché una rivista mensile, L'Alpe.
L'idea civile e nazionale, che fu sempre ed è l'anima dell'associazione, era destinata non solo a informare di sé tante varie attività di carattere pratico, ma, quasi necessariamente, anche ad agire in una sfera più alta, quella della cultura nazionale. Cresciuti i mezzi materiali e tecnici, il Touring seppe valersi infatti dell'influenza acquistata su larghe masse di pubblico per diffondere non solo una "mentalità turistica", presupposto d'ogni progresso in questo campo, ma anche una più precisa conoscenza dell'Italia sotto l'aspetto turistico, geografico, artistico ed economico, apportando un contributo non esiguo alla cultura italiana.
V. anche bertarelli, l. v.