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TOTOES

di Red. - Enciclopedia dell' Arte Antica (1973)
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TOTOES (Τοτόης)

Red.

Divinità tracia ricordata nell'iscrizione su un rilievo votivo da Anfipoli.

Sul rilievo è raffigurato un asino sopra al cui collo si erge una testa femminile con riccioli calamistrati e una piuma che sormonta la fronte; intorno al corpo e alle zampe anteriori dell'asino si avvolgono due serpenti e la coda, che si rialza, termina a testa di serpente. Sul terreno appaiono due pugnali volti verso l'alto e due granchi, oltre a delle specie di fiammelle. L'iscrizione dice che Publio Clodio Seleuco ha dedicato, per consiglio del sacerdote Zoilo, il rilievo a T. Theodaimon Hypnos. Più che pensare a tre distinte divinità, forse è da riferire Theodaimon, come epiteto, ad Hypnos e ritenere che l'immagine del rilievo rappresenti un sogno pauroso avuto da Seleuco che ha fatto la dedica al dio trace T. e al Sonno. Il nome T. può ricollegarsi a simili forme asiatiche e a nomi in papiri egizî, e il dio T. potrebbe essere non di origine tracia; per l'immagine dell'asino si è notato infatti che è l'animale di Set e che, in un talismano di Edfu, Set appare come dèmone malefico con testa asinina accanto ad una tartaruga, a un serpente e a un coccodrillo.

Bibl.: Cousinéry, Voyage en Macédonie, I, Parigi 1831, p. 125, tav. VIII; P. Perdrizet, in Bull. Corr. Hell., XIX, 1905, p. 532; XXII, 1908, p. 350 ss.; W. Baege, e Macedonum sacris, Diss., Halle, 22, I, 1913; Höfer, in Roscher, V, 1916-1924, c. 611, s. v. Theodaimon; Preisendanz, ibid., c. 1084-5, c. 1085, s. v.; G. Kazarow, in Pauly-Wissowa, VI A, 1936, cc. 1838-1839, s. v.

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