totipotente
Cellula staminale capace di dar vita a un intero organismo e ad alcuni tessuti esterni necessari al suo sviluppo (tessuti extraembrionali, come la placenta). I blastomeri, le cellule che compongono l’embrione allo stadio di blastula, ne sono un esempio. La cellula totipotente si comporta dunque come una cellula germinale. Sono cellule totipotenti, inoltre, anche le cellule di organismi capaci di riproduzione asessuata e per gemmazione, come le idre (Hydra viridis): in molti casi, la totipotenza è acquisita per dedifferenziamento di una cellula adulta. La totipotenza è particolarmente evidente in molte piante inferiori: per es., le singole cellule superficiali del tallo di certe epatiche possono originare corpiccioli (propagoli) che si sviluppano poi in un tallo normale. In altri casi si può rendere evidente la totipotenza artificialmente. La totipotenza delle cellule vegetali si rivela largamente nelle colture in vitro. Le cellule totipotenti vanno distinte dalle cellule pluripotenti che, pur avendo la possibilità di generare cellule di tutti i tessuti di cui è composto un organismo, non possono dar vita all’organismo stesso, né ai tessuti extraembrionali. Sono invece definite multipotenti quelle destinate a dare origine a cellule che svolgono funzioni specifiche all’interno dell’organismo: per es., le cellule staminali ematopoietiche che danno origine agli eritrociti, ai leucociti e alle piastrine. Negli ultimi anni, sono moltissimi i programmi di ricerca che vertono su questo ambito delle scienze biomediche, nella prospettiva di implementare le conoscenze sui processi di sviluppo delle cellule in terapie capaci di rigenerare i tessuti. È stata recentemente dimostrata la possibilità di riportare a uno stato di pluripotenza cellule già specializzate; le applicazioni terapeutiche, tuttavia, sembrano essere ancora lontane. (*)