tossire
Compare con il valore proprio in apertura al primo sonetto della tenzone con Forese (Rime LXXIII 1 Chi udisse tossir la mal fatata / moglie di Bicci chiamato Forese...), a delineare con ingiurioso tono di scherno il ritratto di Nella, infreddata (v. 5) nel letto maritale (cfr. TOSSE).
Allorquando D. parla a Cacciaguida usando per la prima volta, in segno di rispetto, il pronome ‛ voi ' in luogo del confidenziale ‛ tu ', col quale si era rivolto a lui, Beatrice dà a divedere, sorridendo, di aver notato il mutamento: ridendo, parve quella che tossio / al primo fallo scritto di Ginevra (Pd XVI 14). Il paragone è suggerito da un episodio del romanzo arturiano di Lancillotto, di cui è protagonista la Dama di Mellehaut: questa, assistendo da lontano al primo colloquio d'amore di Ginevra col cavaliere, tossisce per rivelare la sua presenza e far intendere ai due che ha scoperto il loro segreto (per il probabile travisamento compiuto da D. del racconto arturiano, v. Scartazzini-Vandelli e Porena; e v. ROMANZI ARTURIANI).