Compositore giapponese (n. Kobe 1933 - m. 2022). Si è avvicinato alla musica occidentale in famiglia, compiendo i primi studi musicali a Tokyo per poi perfezionarsi alla Juillard School di New York, dove ha anche frequentato i corsi di J. Cage presso la New school for social research. La sua ricerca si è orientata al tempo stesso verso la musica sperimentale e il recupero dell'identità giapponese. Rientrato in patria nel 1961, vi ha diffuso le concezioni di Cage, pur abbandonandone gradualmente le conseguenze più radicali, e volgendosi poi alla musica elettronica. Dal 1989 ha diretto il gruppo internazionale New Tradition, con sede a Tokyo. Tra le sue composizioni del periodo newyorchese ricordiamo Music for piano n°4 (1960) e Stanzas (1961, per archi); per strumenti elettronici e tradizionali Life music (1964-66) e Appearance (1967); Piano media (1972) è legato al minimalismo. A partire dagli anni Ottanta hanno visto la luce brani per strumenti tradizionali giapponesi come Ogenraku (musica per koto e shamisen, 1980), Transfiguration of the flower (1988) e Spiritual sight (1996). Del 1995 sono le due opere Momo, dal romanzo di M. Ende, e The last will fire. Fra le composizioni successive: la sinfonia n. 5 Time perspective (1997), Coexistence per orchestra (1997), Mirage (1998) per shakuhachi e piano, Hikari (2003).