TORON (Τόρων)
Figlio di Apellion, scultore di Argo, attivo nella seconda metà del III sec. a. C. a Trezene.
Il nome, raro, allude forse all'origine artigiana dello scultore, significando un tipo di pietra da taglio (Esichio, s. v. τόρον). Un'iscrizione di Trezene ricorda la collaborazione di T. con Akestor figlio di Aischron, ed è datata con buona approssimazione per motivi epigrafici entro il III sec. a. C. (I. G., iv, 772). Ad Epidauro si sono trovate altre tre iscrizioni con la sola firma di T., il medesimo patronimico e l'etnico argivo ma il dato epigrafico suggerisce qui datazioni diverse: per una il Il sec. a. C. (I. G., iv2, 698), per un'altra la fine del II (J. Marcadé, in Bull. Corr. Hell., 1949, p. 155) per la terza l'inizio del I sec. (I. G., iv2, 228). L'attribuzione di tutte le firme di Epidauro allo scultore attivo a Trezene (Lippold) è pertanto assai difficile, almeno che non si voglia pensare a un più tardo rifacimento delle basi iscritte: volendo distinguere due personalità, si possono raccogliere tutte le iscrizioni di Epidauro attorno al nome dello scultore più recente (Marcadé) o accostare al collaboratore di Akestor anche la più antica delle firme di Epidauro (Hiller von Gaertringen).
Bibl.: E. Löwy, I. G. B., erroneamente Poron (v.); S. Wide, in Ath. Mitt., XX, 1895, p. 214; G. Lippold, in Pauly-Wissowa, IV A, 1937, c. 1794 s., s. v.; M. Bieber, in Thieme-Becker, XXXIII, 1939, p. 294; G. Lippold, Handb., III, i, Monaco 1950, p. 339.