TORO (A. T., 39-40)
Città della Spagna, nella provincia di Zamora (León), situata a 736 m. s. m., sulla riva destra del Duero. Ha 7820 ab. La chiesa di S. Maria Maggiore data dalla metà del sec. XII e fu eretta in collegiata dai Re Cattolici: ha tre navate con transetto; la navata principale è coperta da vòlta a botte in sesto acuto e le navatelle hanno vòlte ogivali. All'incrocio della navata con il transetto s'innalza una cupola simile a quella della vecchia cattedrale di Salamanca; la facciata settentrionale è romanica con quattro archivolti scolpiti, ma senza timpano; la facciata di ponente è gotica. S. Lorenzo Reale e il Salvatore sono romanico-moresche; l'altare maggiore di S. Lorenzo viene attribuito a Fernando Gallegos, pittore della scuola ispano-fiamminga. Il palazzo del marchese di Santa Cruz ha un soffitto spiccatamente moresco. La sobria Torre dell'Orologio fu costruita da Joaquín de Churriguera o da García de Quiñones. Le "Casas Concistoriales" vennero edificate nel 1776 secondo il progetto di Ventura Rodríguez.
Bibl.: J. M. Quadrado, Valladolid, Palencia y Zamora, in España, sus monumentos y artes, su naturaleza e historia, Barcellona 1885; V. Lampérez, Segovia, Toro y Burgos, Madrid 1899; L. Torres-Balbás, Los cimborios de Salamanca, Zamora y Toro, in Arquitectura, 1922; M. Gómez-Moreno, Catálogo monumental de la provincia de Zamora, Madrid 1927.