Famiglia di Novara, influente fin dal sec. 12º nella vita politica della città, si schierò nel secolo seguente nel partito ghibellino, a favore di Federico II e contro le fazioni rivali dei Brusati e dei Cavalieri, di parte guelfa. Dal 1311 al 1329, con Enrico di Filippone, Robaldone e Calcino, i T. esercitarono un vero dominio su Novara finché furono cacciati da Giovanni Visconti. Tenuti lontani anche da Giovanni II di Monferrato, rientrarono solo nel 1358. Nel sec. 16º acquistò rinomanza Filippo, marchese di Caravaggio e signore di Galliate, che, al soldo di Carlo V, saccheggiò il Vercellese. La famiglia T., titolare di numerosi feudi come Vergano, Borgolavezzaro, Briona, Lozzolo, Barengo, ecc., si divideva in varî rami. Al ramo di Vergano appartennero Giuseppe Maria (1764-1846), viceré di Sardegna, e il diplomatico Giuseppe T.-Brusati (v.). Al ramo di Borgolavezzaro appartenne il marchese Luigi (1817-1890), uomo politico, senatore del regno (1889).