tormento
Significa " pena ", " dolore ", " travaglio " fisico o spirituale, specifico o generico; ricorre abbastanza spesso in locuzioni.
Nell'Inferno indica la pena fisica, la " tortura " cui qualcuno è condannato in conseguenza di una colpa. Essa può consistere nell'essere trascinati dalla bufera (v 37), o sottoposti alla pioggia di fuoco (XIV 26), o nell'essere frustati dai diavoli (vidi nova pieta, / novo tormento e novi frustatori, XVIII 23); con valore più generico, cfr. VI 4 (novi tormenti e novi tormentati, da accostare per la struttura al passo precedente) e 103; anche IX 111, in parallelo con duolo (veggio ad ogne man grande campagna, / piena di duolo e di tormento rio).
Anche nel Purgatorio il termine indica una pena fisica, quella cui le anime volontariamente si assoggettano per poter salire a Dio. Come spiega Stazio, l'anima desidera, in assoluto, raggiungere subito il bene supremo, ma ne è impedita dal talento [la volontà relativa] / che divina giustizia... pone al tormento (XXI 66), " cioè pone a volere lo tormento e sodisfare col tormento per lo peccato " (Buti). Perciò i superbi procedono ‛ rannicchiati ' sotto il peso che li grava (X 116; XIII 137), e lo stesso D., confortato dalle parole di Virgilio (qui può esser tormento, ma non morte, XXVII 21) e più ancora dal desiderio di vedere Beatrice, affronta la barriera di fuoco che purifica i lussuriosi.
Altrove il vocabolo indica genericamente le pene espiatorie: A sofferir tormenti, caldi e geli / simili corpi la Virtù dispone (III 31).
In ambito morale significa " afflizione ", " angoscia " d'amore, come in Vn VII 3 6 O voi che per la via d'amor passate / ... imaginate / s'io son d'ogni tormento ostale e chiave; Rime LXII 6 [amore] coi dolci impiastri / farà stornarvi ogni tormento agresto (" aspro "), e CXVI 11. un'altra occorrenza si trova in un contesto tutto basato sull'antitesi tra la durezza della donna e la dolcezza che ciò malgrado ne deriva al poeta, rendendolo tanto... del... tormento vago, che null'altro può piacergli (Rime dubbie VIII 7). Pena d'amore anche in Fiore XLVII 6 (l'Amante, partita Ragione che ha visto risultati vani tutti i suoi tentativi di sottrarlo ad Amore, afferma: mi rimisi a le difese / co' mie' pensieri e fu' in maggior tormento / assa', ched i' non fu' al cominciamento), e CXCVIII 5. In un altro passo l'amante denunzia le malefatte di Amore, che vien meno alle sue promesse: non gli dà infatti gioia o nodrimento, ma, per tutto cibo, gran pezze di tormento, / con salsa stemperata di languire (XXXIV 13).