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TORMALINA

di Angelo Bianchi - Enciclopedia Italiana (1937)
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TORMALINA (dal singalese turamali, nome usato originariamente dai gioiellieri di Ceylon; fr. e ingl. tourmaline; sp. tormalina; ted. Turmalin)

Angelo Bianchi

Composizione chimica. - Il gruppo delle tormaline è costituito da silicati a composizione alquanto varia e complessa. Essi contengono sempre boro e alluminio, quest'ultimo in quantità rilevante; fra gli altri elementi predominano il magnesio, il ferro e i metalli alcalini. Di solito, le tormaline contengono un po' di fluoro. Le percentuali di silice, allumina e anidride borica oscillano di regola fra i seguenti valori: SiO2 : 34%-39%; Al2O3 : 25%-44%; B2O3 : 8%-12%. Relativamente alle proporzioni degli altri elementi, le tormaline si possono distinguere in tre gruppi: 1. tormaline alcaline, contenenti sodio o litio o ambedue, ed eventualmente potassio; 2. tormaline ferrifere; 3. tormaline magnesifere. Rare sono le tormaline cromifere. Diamo come esempî alcune analisi di tormaline di varia provenienza, e precisamente: n.1, tormalina alcalina del Brasile; n. 2, tormalina ferrifera di Alabaška (Siberia); n. 3, tormalina magnesifera di Ceylon; n. 4, tormalina cromifera di Syssert (Urali).

Furono proposte varie formule generali per le tormaline. Secondo P. Niggli, la composizione di questi minerali può venire rappresentata dalla formula 4[R6LAl2(SiO4)3] 1[(B2O5)3Al2R6L], in cui R è in parte Al, in parte può essere H, Na, K, Li, Fe, Mg, Mn, Ca, Ti, Cr. Così, R6L può essere p. es. AlH2Na, AlH2Li, Al2, H6, Fe3, ecc.

Proprieià morfologiche e fisiche. - Le tormaline cristallizzano nel sistema trigonale, classe piramidale ditrigonale. I cristalli sono generalmente colonnari, con evidente emimorfismo (v. figure); essi possono raggiungere anche alcuni centimetri di lunghezza.

Le facce prismatiche mostrano quasi sempre fitte striature parallele all'asse z. Le forme più comuni sono:

I cristalli sono fortemente piroelettrici. Il carattere ottico è negativo.

Alcune proprietà cristallografiche e fisiche (rapporto parametrico, peso specifico, colore, pleocroismo, indici di rifrazione, ecc.) variano naturalmente nelle tormaline secondo la composizione chimica. La densità oscilla generalmente fra 3 e 3,25. La durezza è 7-7½. Frattura subconcoide o irregolare. Lucentezza vitrea. Il rapporto parametrico varia entro limiti ristretti: a : c =1 : 0,44..., 1 : o,46. Per gl'indici di rifrazione e la birifrangenza si hanno i seguenti limiti approssimativi: ω = 1,636...1,687; ε = 1,619...1,641; ω − ε = 0,017...0,050. Come valori medî possiamo dare i seguenti: per le tormaline alcaline e magnesifere ω = 1,645, ε = 1,625, ω − ε = 0,020; per le tormaline ferrifere ω = 1,670, ε = 1,638, ω − ε = o,032. La birifrangenza per l'azzurro è maggiore che per il rosso.

Il colore è molto variabile: si hanno tormaline rosse, verdi, gialle, azzurre, brune, ecc., con le più varie gradazioni di queste tinte; molto comuni sono le tormaline nere opache. Appunto dalla colorazione si distinguono diverse varietà di tormaline; così si chiamano acroiti le tormaline incolori, rubelliti quelle rosse, indigoliti quelle azzurre, ecc. Tormaline nobili si dicono le tormaline trasparenti, variamente colorate, ad es., in verde, azzurro o bruno chiaro. Riguardo alle relazioni fra colorazione e composizione chimica, possiamo dire che, generalmente, le tormaline alcaline sono rosse, verdi o incolore; quelle ferrifere sono brune o nere, e quelle magnesifere sono giallo-brune o incolore. Non sono infrequenti i cristalli policromi, che mostrano varie colorazioni, le quali possono essere disposte a strati succedentisi l'uno all'altro secondo l'allungamento del cristallo. Fra le tormaline policrome, particolarmente notevoli sono le cosiddette teste di moro: cristalli con un'estremità nera e il resto a tinta chiara.

Le varietà colorate di tormalina sono fortemente dicroiche; l'onda ordinaria viene assorbita molto più fortemente della straordinaria, per cui le lamine non troppo sottili, tagliate parallelamente all'asse z, lasciano passare quasi soltanto l'onda straordinaria, e cioè luce quasi totalmente polarizzata. Questa proprietà veniva utilizzata in passato nelle pinze a tormalina, piccoli apparecchi ormai in disuso, per l'esame dei minerali in luce polarizzata. Il pleocroismo è naturalmente variabile col colore; diamo alcuni esempî.

Giaciture - Le tormaline si trovano disseminate nelle rocce, oppure concentrate in geodi e filoni. Sono diffuse nei graniti, particolarmente nei cosiddetti greisen, e anche in sieniti e dioriti. Si trovano in alcune rocce metamorfiche (gneiss, filladi, argilloscisti, ecc.), e nella zona di contatto fra graniti e scisti. Sono contenute in alcune rocce effusive, come porfidi quarziferi e porfiriti. Sono tormalinifere alcune apliti e pegmatiti; inoltre si trova la tormalina in alcuni filoni metalliferi. La durezza e la resistenza chimica della tormalina fa sì che si possa trovarla in rocce clastiche.

I minerali che accompagnano più frequentemente la tormalina sono il quarzo, i feldspati, le miche, il topazio, la cassiterite.

Genesi e alterazioni. - La genesi della tormalina si può molto sovente riferire ad azioni pneumatolitiche, con l'intervento di composti volatili di boro e di fluoro. La tormalina è talora pseudomorfa di altri minerali, come feldspati e corindone. Per alterazione, specialmente in conseguenza di azioni idrotermali, può dare steatite, miche, cloriti. Non è stata finora ottenuta per sintesi.

Giacimenti. - Si trovano tormaline in numerosissime località, delle quali ricorderemo soltanto alcune delle principali. In Italia, si trovano bellissime tormaline di varî colori, e anche policrome, nelle pegmatiti e nei filoni aplitici tormaliniferi di Monte Capanne (Isola d'Elba); grossi cristalli neri provengono dal granito dell'Isola del Giglio.

Cristalli verdi si trovano a Campolongo, nel Canton Ticino. Tormaline di varî colori si hanno nel distretto di Sverdlovsk (Monti Urali), nelle rocce granitiche e nelle argille, e inoltre in varie località della Sassonia, per esempio, ad Eibenstock e a Wolkenburg. Cristalli neri si trovano in diverse località della Cornovaglia e della Norvegia, per esempio, a Snarum; se ne trovano pure in Cecoslovacchia, in Iugoslavia, a Dobrova.

Giacimenti alluvionali si hanno nell'Isola di Ceylon e in Birmania, presso Namscka. Bellissimi cristalli, notevoli per dimensioni e colorazione, provengono da varî giacimenti del Madagascar e dello stato di Minas Geraes (Brasile).

Nell'America Settentrionale si trovano tormaline in molte località, in giacimenti filoniani pegmatitici, del Maine, p. es., a Mount Mica, presso Paris, (contea di Oxford); nel Connecticut; in California, nei distretti di Mesa Grande, di Pala, di Ramona, ecc.

Usi. - Le tormaline trasparenti e colorate si adoperano come gemme. Le diverse varietà prendono il nome sia dalla colorazione sia dalla provenienza.

Si hanno così la siberite o rubino siberiano, rosso o roseo; lo smeraldo del Brasile o crisolito del Brasile, verde; il crisolito o peridoto di Ceylon, verde giallo; lo zaffiro brasiliano, azzurro o azzurro-verdastro.

Vedi anche
piroelettricità piroelettricità Fenomeno fisico (detto anche effetto piroelettrico), scoperto da D. Brewster nel 1824, per cui certi cristalli elettricamente isolanti in conseguenza di variazioni di temperatura si polarizzano elettricamente, con polarità invertita a seconda che si tratti di un innalzamento o di un ... pegmatite Tipo di rocce filoniane che si trovano sia all'interno sia alla periferia di intrusioni granitiche, caratterizzate da struttura a grana grossa, talora gigantesca, e dalla presenza di minerali rari o poco comuni (berillo, topazio, tormalina, corindone, columbite), talvolta di grande interesse economico ... zaffiro Minerale, varietà di corindone colorato in diverse tonalità di azzurro (indaco, di Prussia ecc.), gli esemplari a tinta uniforme e trasparenti sono usati come pietre preziose e la tinta più pregiata è quella che s’avvicina al fiordaliso. ● Gli zaffiro chiari vanno in commercio sotto il nome di zaffiro ... silicati Gruppo di minerali, alcuni dei quali componenti essenziali delle rocce eruttive (costituiscono circa il 90% della crosta terrestre). Nella composizione chimica dei silicati sono sempre presenti il silicio e l’ossigeno, associati ad altri elementi quali alluminio, ferro, manganese, magnesio, calcio. ● ...
Altri risultati per TORMALINA
  • tormalina
    Enciclopedia on line
    Minerale, o propriamente gruppo di minerali, costituito da un’ampia serie di miscele isomorfe con caratteristiche chimico-fisiche molto variabili: si tratta di borosilicati fluoriferi di sodio, calcio, magnesio, ferro e alluminio, a cui può essere data la formula NaR3Al6(Si6O18)(BO3)3(OH,F)4, dove R ...
  • tormalina
    Dizionario delle Scienze Fisiche (1996)
    tormalina [Der. del fr. tourmaline, forse di origine singalese] [GFS] Nome di un gruppo di minerali (t. nobile o alcalina, bruna o magnesica, nera o di ferro, ecc.), miscele isomorfe di ciclosilicati di alluminio e metalli diversi (che danno il nome); si presentano in cristalli prismatici a sezione ...
Vocabolario
tormalina
tormalina s. f. [dal fr. tourmaline, adattam. del singalese toramalli]. – Nome generico di un gruppo di minerali trigonali, miscele isomorfe di ciclosilicati di alluminio e metalli diversi, contenenti boro, idrossili e fluoro, di origine...
siberite
siberite s. f. [dal nome della Siberia, dov’è stata rinvenuta]. – Minerale, varietà di tormalina, di colore rosso violetto.
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