TORCHIARA (o Torrechiara)
Piccolo borgo (572 ab.) a 5 km. da Langhirano (prov. di Parma). La sua notorietà sta nell'imponente castello che, con le sue quattro torri e le sue logge, fu costruito su un colle da Pier Maria Rossi, conte di San Secondo dal 1448 al 1460. Alcune stanze conservano affreschi attribuiti a Cesare Baglioni e scolari, ma la più famosa delle sale è la Camera d'oro", ricca di pitture a fresco del sec. XV e di ornamentazioni in cotto, un tempo dorate, destinate a celebrare la passione illegittima di Pier Maria Rossi per Bianchina Pellegrini d'Arluno. Il pittore Benedetto Bembo eseguì il bel polittico (1462) ora acquistato dal Museo civico di Milano: esso ornava un tempo la cappella del castello insieme con un singolare mobile di legno intagliato, oggi purtroppo disperso. La rocca, dopo la morte di Pier Maria Rossi (1482), cadde in possesso di Lodovico il Moro (1483), poi passò ai Pallavicini, agli Sforza conti di Santa Fiora, agli Sforza-Cesarini e ai Torlonia; ora appartiene allo stato.
Bibl.: St. Lottici e G. Gitti, Bibl. gen. parmense, Parma 1904 (con part. bibl. dal n. 5865 al n. 5879); Salavolti e Soragna, Cenni storici sugli antichi pievati e castelli della diocesi parmense, Parma 1906, pp. 35-44; N. Pelicelli e L. Testi, Memorie intorno all'or. di S. Nicomede in Torrechiara, Parma 1911; P. Toesca, La pittura e la miniatura nella Lombardia, Milano 1912, pp. 572-76; A. Venturi, Storia dell'arte ital., VII, iv, ivi 1915, p. 822; N. Pelicelli, Pier Maria Rossi e i suoi castelli, Parma 1911.