Morrison, Toni
Morrison, Toni. ‒ Pseud. di Chloe Anthony Wofford, scrittrice statunitense afroamericana (n. Lorain 1931), premio Nobel per la letteratura (1993). Centrale nella sua opera è la perdita d’identità della popolazione nera e la ricostruzione delle radici culturali della stessa. Dopo aver compiuto gli studi alla Howard University di Washington e alla Cornell University di Ithaca, ha insegnato alla Texas Southern University e alla Howard University (1955-64). Dal 1965 al 1984 ha lavorato come redattore presso la casa editrice Random House di New York e dal 1989 è professore di humanities alla Princeton University. Tra le sue opere più celebri The bluest eye (1970; trad. it. 1994) e Beloved (1987; trad. it. 1988), premio Pulitzer. Love del 2003 (trad. it. 2004) è un romanzo corale, che svolge allo stesso tempo vari temi e intreccia varie voci, come una sinfonia: c’è la figura di uomo ambiguo e carismatico, affascinante e ripugnante a cui in vario modo si legano le donne protagoniste; c’è un luogo, centro e assieme metafora della vicenda, un albergo di neri e per neri sulla costa, negli anni tra i Quaranta e i Settanta del Novecento; c’è, come motivo di fondo, la storia dei neri d’America, narrata al momento in cui si svolgono le prime manifestazioni per i diritti civili. Romanzo storico è il successivo, A mercy (2008; trad. it. Il dono, 2009), ambientato alla fine del Seicento, con alcuni schiavi neri al lavoro in una fattoria come protagonisti. Nel 2012 ha pubblicato il romanzo Home (2012; trad. it. A casa, 2012), storia di un reduce della guerra di Corea che si ritrova, a ventiquattro anni, sperduto e solo in una patria fredda e ostile.