TOMPA Mihály
Poeta ungherese, nato il 28 settembre 1817 a Rimaszombat (Rimavská Sobota) morto il 30 luglio 1868 a Hanva. Fu pastore protestante a Beje, più tardi a Hanva e venne eletto membro della Società Kisfaludy (1847) e dell'Accademia delle scienze ungherese (1858). Nel 1852 fu perseguito dal tribunale marziale per una poesia patriottica. Disperato per la morte dei figli e per una sua grave malattia, menò una vita tristissima.
T. attirò su di sé l'attenzione con le sue Népregék és mondák (Saghe e leggende popolari, 1846), piccole storie legate ad un nome o ad un fiore, narrate con forte tendenza moralizzante. Oltre alle ballate e romanze, talvolta riuscite, molto bene furono accolti i racconti poetici Szuhay Mátyās (1847), Bosnyák Zsófia e Szécsi Mária. Ma più che nel campo dell'epica, T. è efficace nelle canzoni popolari, in parte viventi ancora oggi sulla bocca del popolo, e nelle quali si avverte l'influsso del Petőfi. Assai belle e fini sono le sue poesie liriche, espressioni di un'anima melanconica e religiosa. L'arte di T. raggiunge il culmine nelle poesie patriottiche, specie nelle elegie, in cui, dopo l'insuccesso delle lotte del 1848-49, cercò di esprimere, in forma allegorica, l'amarezza, l'ira, la disperazione e la speranza di una nazione soggiogata. Come poeta patriottico è uno dei migliori fra i poeti ungheresi.
Bibl.: L. Kéky, T. M., Budapest 1912; G. Váczy, T. M. életrajza (Biografia di M. T.), Budapest 1913; E. Császár, T. M., Budapest 1923.