Pincio, Tommaso. – Nome d’arte dello scrittore italiano Marco Colapietro (n. Roma 1963). Il suo nome d’arte è l’italianizzazione del nome dello scrittore statunitense Th. Pynchon. Dopo aver frequentato l’Accademia di belle arti di Roma, ha lavorato come fumettista fino all’esordio come scrittore con il romanzo M del 1999, ispirato al film Blade Runner. Nei suoi scritti visionari P. rivisita il luoghi comuni letterari e i miti popolari in chiave spesso ironica, enfatizzando le contraddizioni e le criticità della cultura postmoderna, che nello stesso tempo cerca di indagare. Dopo Lo spazio sfinito (2000), con il romanzo Un amore dell’altro mondo (2002), storia traslata del leader dei Nirvana, ha acquistato una certa notorietà. Hanno fatto seguito tra gli altri: La ragazza che non era lei (2005), Gli alieni (2006), sulla credenza sempre più diffusa ai nostri tempi dell’esistenza degli extraterrestri, Cinacittà (2010), sulla presenza dominante della comunità cinese, Pulp Roma (2012), Panorama (2015), Il dono di saper vivere (2018) e Diario di un'estate marziana (2022). Attualmente collabora con la rivista Rolling Stone, Il Manifesto e la Repubblica.