MORRONI, Tommaso
Umanista, nato a Rieti nel 1408, morto ad Alessandria nel 1476. Non sappiamo dove abbia fatto gli studî. Trascorse i primi anni tra il mestiere del soldato e quello del maestro. Prese parte in Roma al moto scoppiato contro Eugenio IV (29 maggio 1434); poi insegnò privatamente a Firenze; nel 1436-37 fu lettore di retorica a Bologna e, per avere tentato d'ottenere un posto nella curia di Eugenio IV, s'attirò l'odio e la persecuzione di Poggio: donde le feroci invettive reciproche. Il M. riparò a Ferrara alla corte di Leonello, che nel giugno di quell'anno (1437) lo creò cavaliere. Nel marzo del 1438 si trasferì a Milano a tenervi conferenze latine e improvvisazioni di poesia volgare. Nel maggio e giugno del 1439 andò ambasciatore del cardinale Prospero Colonna a Siviglia, attraversando la Provenza e la Catalogna; nella quale occasione diede saggi d'improvvisazione presso le varie corti e prese parte in Granata a un attacco contro i Mori, guadagnandosi un secondo cavalierato. Negli anni 1442 e '43 fu al servizio di Francesco Sforza, che lo chiamò nuovamente presso di sé nel 1450, quando conquistò il ducato di Milano; e da allora in poi il M. non abbandonò più la corte degli Sforza, che lo adoperarono in numerosissime missioni in Italia e all'estero, nelle quali egli secondò fin troppo scrupolosamente gl'istinti crudeli del duca Galeazzo Maria.
Il M. è un curioso tipo, né il solo di quel tempo, di umanista soldato, diplomatico, poeta, oratore. Nelle poesie volgari rimasteci non dispiace vedere mischiate a sproloquî mitologici reminiscenze dantesche. Qualche epistola latina mostra in lui acutezza d'osservazione e vivacità di espressione; ma le qualità sue personali spiccano maggiormente nell'invettiva e nelle orazioni, dove l'anarchia del periodare e l'accavallarsi delle frasi rivelano l'improvvisatore.
Bibl.: B. Boralevi, Di alcuni scritti inediti di T. M. da Rieti, in Bollett. R. Deput. st. pat. per l'Umbria, XVII (1912), p. 535 segg. (cfr. R. Sabbadini, in Giorn. stor. letter. ital., LXII, 1913, pp. 408-10); A. Beltrami, Tommaso da Rieti in Ispagna, in Giorn. stor. lett. ital., XLIX (1907), pp. 349-57; E. Walser, Poggius florentinus, Lipsia 1914, pp. 192-94.