Erudito domenicano (Chio 1713 - Tarquinia 1792); prof. di fisica alla Sapienza di Roma, e direttore della Casanatense, quindi prof. di filosofia a S. Marco in Firenze, pubblicò Theses de ethnicorum oraculis, de cruce Constantino visa et de evangeliorum cronotaxi (1738). Chiamato a Roma, insegnò nel collegio di Propaganda Fide (1740), fu segretario della congregazione dell'Indice (1779) e maestro dei Sacri Palazzi (1781), continuando la sua attività di polemista ed erudito. Oltre alla sua opera maggiore, Originum et antiquitatum christianorum libri XX (ma uscirono soltanto i primi 4 libri, in 5 voll., 1749-55), e al 1º vol. (su s. Domenico) degli Annales Ordinis praedicatorum (1756), pubblicò De costumi de' cristiani (3 voll., 1753-54), De animabus justorum in sinu Abrahae ante Christi mortem expertibus visionis Dei (2 voll., 1766) e Del diritto libero della Chiesa di acquistare e di possidere beni temporali (5 voll., 1769-70), lasciando anche numerosi scritti inediti. Diresse anche, per qualche tempo, il Giornale ecclesiastico.