GIGLIO, Tommaso
Nacque a Castrogiovanni (oggi Enna) nella seconda metà del sec. XVI.
Il Gaspari e, sulla sua falsariga, lo Schmidl lo confondono con un "Giglio napoletano", autore di un Libro primo di mottetti a quattro voci (Venezia, Gardano, 1563), ma sembra molto improbabile che si tratti dello stesso compositore attivo a Palermo come madrigalista all'inizio del XVII secolo.
È appunto al 1600, infatti, che si riferisce l'unica notizia riguardante il G. giunta fino a noi: coinvolto nella disputa musicale avvenuta allora a Palermo tra lo spagnolo Sebastián Raval e il cosentino Achille Falcone, fu il G. che mise per iscritto i nove quesiti che il compositore cosentino mandò al suo sfidante tramite Antonio il Verso (Falcone; cit. anche in Gaspari, III, p. 184). O. Tiby ne deduce che il G. "dovette essere stimato musicista, se lo vediamo comparire in questa contesa che mise a rumore il campo artistico palermitano" (p. 110). Insieme con altri musicisti tra i più noti della città, il G. fece anche parte della giuria che al termine della sfida si pronunciò a favore dello spagnolo (ibid., p. 117). Non possiamo valutare se, come sostiene Antonio Falcone, tale verdetto fu determinato da ragioni extramusicali: Raval era allora maestro della cappella reale, aveva protettori potenti e godeva egli stesso di particolari privilegi, mentre il suo sfidante era soltanto il giovane maestro di cappella del duomo di Caltagirone. Appena tre anni dopo la disputa, di fatto, gran parte dei compositori che avevano appoggiato Raval furono da lui invitati a partecipare alla silloge Infidi lumi (Palermo 1603), "la principale raccolta di madrigali di musicisti siciliani" (Tiby, p. 83), purtroppo andata perduta; anche il G. contribuì alla pubblicazione con una composizione, il che ci permette, tra l'altro, di supporre che si trovasse ancora a Palermo nel 1603.
Precedentemente aveva dato alle stampe il Secondo libro de madrigali a sei voci (Venezia 1601), dedicato a don Mario Gambacorta, maestro razionale e maestro portulano del Regno di Sicilia; si tratta dell'unica pubblicazione del G. giunta fino a noi (Vienna, Österreichische Nationalbibliothek), purtroppo limitatamente alla parte del basso. Soltanto cinque dei madrigali della raccolta ci sono pervenuti in antologie successive: De' fiori del giardino (Norimberga 1604) e Il Parnasso (Anversa 1613).
Insieme con musicisti della levatura di Antonio il Verso, Paolo Caracciolo, Riccardo la Monaca, il G. appartenne alla seconda generazione dei "madrigalisti siciliani", un folto gruppo di musicisti attivi intorno al 1600, il cui legame con la forma del madrigale "ci induce a parlar della loro produzione come di "musicisti rinascimentali siciliani", a dispetto del fatto che cronologicamente occupa una buona metà del XVII secolo" (Carapezza, pp. XII s.).
Del G. si ignorano la data e il luogo di morte.
Fonti e Bibl.: A. Falcone, Relatione del successo, seguito in Palermo tra Achille Falcone musico cosentino, e Sebastian Ravalle musico spagnolo, introduzione de Alli signori musici di Roma madrigali a 5 voci di Achille Falcone, Venezia 1603; A. Mongitore, Bibliotheca Sicula, II, Palermo 1714, p. 260; G. Gaspari, Catalogo della Biblioteca del Liceo musicale di Bologna, I, Bologna 1890, p. 80; III, ibid. 1893, s.v.Antonio il Verso, p. 184; O. Tiby, I polifonisti siciliani del XVI e XVII sec., Palermo 1969, pp. 52, 85, 90, 110, 117; P.E. Carapezza, I duo della scuola siciliana, in Musiche rinascimentali siciliane, II, Palermo 1971, pp. XI ss.; L. Bianconi, Sussidi bibliografici per i musicisti siciliani del Cinque e Seicento, in Riv. ital. di musicologia, VII (1972), p. 24; F.-J. Fétis, Biogr. univ. des musiciens, IV, p. 4; C. Schmidl, Diz. univ. dei musicisti, Suppl., p. 353; R. Eitner, Quellen-Lexikon der Musiker, IV, p. 247; Répertoire international des sources musicales, Recueils imprimés. XVIe-XVIIe siècles, I, pp. 399, 442; Idem, Einzeldrucke vor 1800, III, p. 242; Bibl. della musica ital. vocale profana pubblicata dal 1500 al 1700 ("Nuovo Vogel"), I, p. 773; The New Grove Dict. of music and musicians, VII, p. 367; Diz. encicl. univ. della musica e dei musicisti, Appendice, p. 318.