GARZONI, Tommaso
Nato nel marzo del 1549 a Bagnacavallo, dove morì l'8 giugno 1589, fu autore di curiose opere d'erudizione, caotiche e capricciose, nelle quali sono accatastate le notizie e le osservazioni più varie, cose, usi, costumi, vizî, passioni, virtù, miserie dei tempi antichi e moderni. Ingegno bizzarro e precoce, a soli dieci anni componeva versi, "rappresentando battagliuole de' putti con mirabile vaghezza"; a quattordici anni andò a Ferrara per gli studî di diritto, e di là passò poi a Siena per continuarli; a diciassette anni entrò a far parte della Congregazione Lateranense, mutando il nome di Ottaviano in quello di Tommaso e vestendo l'abito nella canonica di S. Maria in Porto di Ravenna (1566).
Le sue opere sono: Teatro dei vizî e diversi cervelli umani (Venezia 1583); Piazza universale delle professioni del mondo (Venezia 1585); La Sinagoga degli ignoranti (Venezia 1589); L'Hospitale de' pazzi incurabili (Venezia 1589; rist. Lanciano 1915); Mirabile cornucopia consolatoria (Bologna 1601); Il serraglio degli stupori del mondo (Venezia 1619); Le vite delle donne illustri della Scrittura santa (Venezia 1588); Gli due Garzoni, cioe l'Uomo astratto di Tommaso e la Stella de' Re Magi di Bartolomeo (Venezia 1604. Bartolomeo fu fratello di Tommaso e pure canonico).
Bibl.: F. Marchionni, nella pref. a L'Ospidale, Lanciano 1915.