FERRARO, Tommaso
Figlio del pittore e stuccatore Antonino e fratello di Orazio, nacque a Giuliana (oggi in provincia di Palermo) verso la metà del sec. XVI: di lui non si conoscono le date di nascita e di morte. Secondo il Di Marzo (1880) egli, partendo dagli insegnamenti patemi, si occupò di architettura, pittura e scultura. A lui si devono la progettazione e la decorazione con stucchi e affreschi, danneggiata dall'umidità già ai tempi del Di Marzo, della cappella della Maddalena nella navata smistra della chiesa madre di Castelvetrano.
I due pilastri, che sorreggono un'elegante cornice, all'interno sono decorati con nicchie contenenti le statue di S. Pietro e S. Paolo; la parete interna corrispondente alla cornice è suddivisa in riquadri e ovali con affreschi raffiguranti Storie della Maddalena;altri affreschi con Storie della santa, molto rovinati, si trovano sulla cupola ottagona, spartita a spicchi e ovali. Ai lati due archi sono ornati da eleganti modanature e altri elementi decorativi; in fondo al centro, sull'altare, è la statua di S. Maddalena in terracotta policroma, fra S. Lazzaro e S. Marta. Nell'iscrizione al di sotto dell'attacco della volta si legge il nome del F. per esteso e la data 1589.
Al di là di quest'opera non si hanno altre notizie della vita e dell'attività del Ferraro. La sua personalità è configurata, nella considerazione della critica, all'interno della produzione artistica dell'attivissima famiglia che svolse un ruolo notevole per il successivo affermarsi della decorazione barocca.
Fonti e Bibl.: G. Di Marzo, Delle belle arti in Sicilia dai Normanni alla fine del sec. XVI, IV, Palermo 1864, p. 148; Id., IGagini e la scultura in Sicilia nei secoli XV e XVI, I, Palermo 1880, p. 733; G. B. Ferrigno, Guida di Castelvetrano, Palermo 1913, p. 6; E. Mauceri, in U. Thieme-F.Becker, Künstlerlexikon, XI, Leipzig 1915, p. 463; G. Bellafiore, La civiltà artist. della Sicilia, Firenze 1963, p. 303; V. Scuderi, Architettura e architetti barocchi nel Trapanese, Trapani 1973, p. 13 M. G. Mazzola, Profilo della decorazione barocca nelle volte delle chiese palermitane, in Storia dell'arte, XI (1979), 36-37, pp. 205-229 passim;A. Barricelli, La pitt. in Sicilia dalla fine del Quattrocento alla Controriforma, in Storia della Sicilia, X, Palermo 1981, p. 53; A. G. Marchese, IFerraro da Giuliana, I, Orazio pittore, Palermo 1981, p. 11; D. Garstang, G. Serpotta e gli stuccatori di Palermo, Palermo 1990, ad Indicem.