Teologo e medico svizzero (Baden-Dourlach 1524 - Basilea 1583); il suo vero nome, Lieber o Liebler, fu da lui latinizzato in Erastus (dal gr. ἐραστός "amato"). Studiò a Basilea, a Bologna e a Padova; nel 1558, medico dell'elettore palatino, era professore di medicina a Heidelberg. Zwingliano convinto, fu nominato (1554) dall'elettore Federico III membro del Concistoro e consigliere privato. In quest'ufficio E. poté influire sul sovrano e ottenere la proscrizione sia del cattolicesimo sia del luteranismo. Assai più drammatica la lotta contro i calvinisti, che volevano introdurre il sistema di governo ecclesiastico e l'organizzazione ginevrina: la polemica esplose in occasione del dottorato in teologia del puritano inglese George Wither, il quale rivendicava al presbiterio il diritto di scomunica. E. presentò allora contro-tesi nelle quali si contestava, su base storica e scritturale, quel diritto, che veniva attribuito solo al potere politico. Postuma (1589) uscì la sua Explicatio gravissimae quaestionis, utrum excommunicatio mandato nitatur divino, an excogitata sit ab hominibus, in cui E. sostiene che la scomunica, non praticata dagli Ebrei, non trova precedenti nel Nuovo Testamento, e non può quindi attribuirsi al clero: ogni giurisdizione coercitiva spetta al potere civile.