TOMMASO di Strasburgo
Agostiniano eremitano, di Hagenau in Alsazia, visse nella prima metà del sec. XIV; nel 1345 venne eletto priore generale del suo ordine; come tale fu anche a Padova, morì a Vienna nel 1337
Viene annoverato fra i seguaci della filosofia tomista, nel gruppo di Egidio Romano - al quale T. di St.. si richiama e che segue molto da vicino - di Giacomo da Viterbo e Agostino Trionfo; al contrario del suo maestro e degli altri due primi immediati "egidiani" non scrisse di dottrina politica, ma la sua fama è affidata soltanto a un commentario al libro delle sentenze di Pietro Lombardo (Acutissimi Thomae de Argentina scripta super quatuor libros sententiarum), stampato a Strasburgo nel 1490, e che ebbe poi varie altre edizioni: a Venezia nel 1564, e nel 1588, a Genova nel 1588, a Ginevra nel 1625: era un manuale particolarmente chiaro e adatto alla scuola. Vi polemizzava soprattutto contro gli scotisti.
Bibl.: A. Gandolfo, Dissertatio historica de 200 celeberrimis scriptoribus Augustinianis, Roma 1704, p. 334 segg.; Cl. Baeumker, Der Anteil des Elsass an den geistigen Bewegungen des Mittelalters, Strasburgo 1912; C. Prantl, Geschichte der Logik, IV, Lipsia 1870.