TOMMASO da Kempis
Così chiamato da Kempen, diocesi di Colonia, ove nacque nel 1379 o 1380, il suo cognome fu Hemerken (Hemerlein) latinizzato in Malleolus (Malleus). Verso il 1392 andò a studiare a Deventer in Olanda, e ivi fu attratto ben presto dalla corrente della devotio moderna che metteva capo ai Fratelli della Vita comune (v. vita comune; groote): in quel tempo si specializzò come amanuense, e ancora rimangono alcuni codici scritti di sua mano fra cui una Bibbia e una Imimzione di Cristo. Alla fine del 1399 T. entrò fra i canonici regolari della congregazione di Windesheim, al Monte S. Agnese presso Zwolle, ov'era priore suo fratello Giovanni; ordinato ivi sacerdote nel 1413, fu cronista della sua canonica e vicepriore. Nell'intervallo 1429-1432 rimase con i suoi confratelli lontano dal Monte S. Agnese, essendone stati scacciati tutti da un tumulto popolare; ritornatovi, vi divenne nuovamente vicepriore, con particolare incarico di predicare ai novizî e nella pubblica chiesa al popolo. Vi morì a 92 anni il 25 luglio 1471, e fu sepolto nella chiesa della sua canonica; ma, distrutta questa ai tempi della Riforma, i suoi resti furono trasportati a Zwolle nella chiesa di S. Michele, ove nel 1897 fu eretto un monumento.
I numerosi scritti di T., astraendo dalla Chronica monasterii... montis S. Agnetis da lui scritta per il suo ufficio di cronista e da qualche biografia devozionale, sono tutti ascetici e in gran parte frutto delle sue prediche ai novizî e al popolo; la loro importanza è grandissima sia per la storia della spiritualità cristiana medievale, sia per l'enorme influenza che esercitarono in seguito. Lo studio del loro pensiero e della loro forma letteraria li mostra imparentati strettissimamente con l'Imitazione di Cristo, che l'enorme maggioranza delle testimonianze attribuisce egualmente a T. (per la questione v. imitazione di Cristo). Fra i principali ricordiamo: Libellus spiritualis exercitii; De humilitate; Dialogus noviciorum; Soliloquium animae; Sermones de incarnatione Domini; Sermones de vita et passione Domini; Sermones ad novicios, Vita Lidewygis (S. Liduina); Hortulus rosarum; Vallis liliorum; Manuale parvulorum; ecc.
Bibl.: La migliore edizione degli scritti è quella critica di M. J. Pohl, Th. Hemerken a Kempis opera omnias, voll. 7 (degli 8 in programma), Friburgo in B. 1902-22; V. Scully, Life of the ven. Th. à K., Londra 1901; De Montmorency, Th. à K. His age and his book, ivi 1906; v. inoltre le opere citate a imitazione di cristo.