CARAVITA, Tommaso
Figlio di Giovanni Battista, consigliere del Sacro Regio Consiglio, nacque a Napoli nel 1678 (non nel 1670, come afferma il Giustiniani), secondo quanto si può dedurre dalla documentazione relativa alla sua ammissione all'Almo Collegio dei dottori di Napoli. Immatricolato all'università nel 1692, studiò fino al 1696 diritto canonico e diritto civile. Nel 1697, a diciannove anni, gli fu concesso il grado di dottore con dispensa del Collaterale dal momento che il C. non aveva ancora terminato l'ultimo anno dei corsi universitari né aveva compiuto l'età stabilita per ottenere il dottorato. Egli venne comunque ammesso al Collegio dei dottori in quanto riconosciuto in possesso degli altri requisiti richiesti. Nel marzo del 1708 sposò Felicia Sersale dalla quale ebbe più figli. Il C. intraprese la carriera forense, acquistando ottima fama di penalista grazie a una vasta preparazione giuridica. Pertanto egli fu ritenuto idoneo a ricoprire cariche nella magistratura e, durante il governo spagnolo, fu nominato giudice del tribunale della Vicaria. Destituito dall'incarico all'avvento degli Austriaci, il C. rientrò nella magistratura nel 1735 come consigliere del Sacro Regio Consiglio.
I membri della commissione istituita da Carlo di Borbone per la ristrutturazione delle magistrature del Regno di Napoli, nel proporlo per tale carica, si pronunziarono a proposito del C. in maniera unanimemente positiva, riconoscendone la sicura onestà e l'ampia cultura. Su questo punto concorda anche il giudizio del Muratori che, tuttavia, pur giudicando il C. uomo dotto, lo ritenne "infelice nel spiegarsi" (p. 114).
Il C. deve la sua notorietà anche alla opera Institutionum criminalium libri quattuor (Neapoli 1740), che, scritta con "ammirabile ordine" e con "somma brevità non iscompagnata da quella chiarezza che può formare il miglior pregio di un libro" (Giustiniani, p. 219), costituisce un completo manuale di diritto penale ricco di riferimenti ai giuristi classici e contemporanei.
Il C. morì a Napoli nel dicembre 1744.
Fonti e Bibl.: Arch. di Stato di Napoli, Almo Collegio dei Dottori, fasci 38, 71; Ibid., Biografie de' magistrati de' vari tribunali dall'anno 1707 al 1740, ff. 119v, 120; L. A. Muratori, Raccolta delle vite e famiglie degli uomini illustri del Regno di Napoli per il governo politico, Milano 1755, p. 114; L. Giustiniani, Mem. istor. degli scrittori legali del Regno di Napoli, I, Napoli 1787, pp. 219 s.; Nuovo Dig. Ital., II, p. 948.