CAMPAILLA, Tommaso
Erudito e poeta, nato nel 1668 a Modica, morto ivi nel 1740. Studiò lettere, filosofia, diritto, scienze astronomiche e fisiche, medicina. Nel suo poema Adamo, ovvero il mondo creato (Catania 1709) conformandosi ai principî del cartesianesimo, rifà la storia dell'uomo dalla creazione della materia prima, da cui emana l'essenza e la natura corporea, che, agitata dal moto nello spazio, si trasforma in etere e luce, in aria e fuoco, in acqua e terra, e nella vita organica vegetale e animale. Questo poema procurò all'autore grande notorietà e lodi in Italia e fuori. Il C. compose un altro poema, rimasto incompiuto, l'Apocalisse di San Paolo. Di lui si hanno parecchi altri scritti filosofici e scientifici: le Considerazioni sopra la fisica d'Isacco Newton (dove combatte le dee dello scienziato inglese), il Discorso sul moto degli animali, i Problemi naturali, gli Opuscoli filosofici (Milano 1750-1757), ecc.
Bibl.: V. Di Giovanni, Storia della filosofia in Sicilia, Palermo 1873, I, p. 244; id., Benedetto Stay e T. C., in Studi di filologia e letteratura siciliana, Palermo 1871; S. A. Guastella, Di T. C. e de' suoi tempi, Ragusa 1880; G. Leanti, La Sicilia nel sec. XVIII, Noto 1907, pp. 136-137, 177-180.