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BONDUMIER, Tommaso

di Freddy Thiriet - Dizionario Biografico degli Italiani - Volume 11 (1969)
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BONDUMIER, Tommaso

Freddy Thiriet

Nacque attorno al 1267, terzo figlio di Marco II.

Non è affatto accertato che la famiglia Bondumier (anche Bondulmier), di recente aggregata al patriziato veneziano, fosse originaria della Siria, e precisamente da Tolemaide (Acri). Risulta però che gli antenati del B. avevano partecipato ai più importanti scontri navali contro Pisani e Genovesi, dal 1256 in poi, e che possedevano interessi cospicui in Levante e a Creta, dove un ramo della famiglia si era stabilito.

Il giovane B. compì ben presto parecchi viaggi in Romania e fino a Costantinopoli, talvolta associato al fratello Giovanni. Durante la guerra contro Genova, nel 1297, partecipò alla difesa di Canea. Dopo la guerra si trattenne due anni a Creta, e compì un viaggio a Rodi e a Cipro. Forse i suoi traffici lo portarono anche nella Piccola Armenia e a Laiazzo. Comunque non aveva compiuto i quarant'anni quando fu eletto ambasciatore presso il re d'Armenia Leone IV (1301-1307). Di questa missione diplomatica è pervenuto un documento scritto in volgare (Di-plomatarium, n. 38) in cui il B. appare quale plenipotenziarlo incaricato del doge e dal Comune. Suo compito era risanare le relazioni con il re d'Armenia, seriamente compromesse dai danni arrecati dagli uomini delle galere veneziane d'Andrea Sanuto e Paolo Morosini, i quali si erano impadroniti del castello di terra a Laiazzo.

Prima del B. un altro ambasciatore veneziano di più illustre stirpe, Delfino Dolfini aveva trattato con Leone, ottenendo sicurezza e libertà di commercio per i Veneziani che trafficavano nel regno d'Armenia, con esenzione da dazi. Appunto il testo di questo trattato, scritto in francese (Diplomatarium, n. 29), è più esteso e preciso del testo volgare trasmesso dai Pacta Ferrarie. Tuttavia i testi sono diversi, e il contenuto tocca differenti elementi: è dunque possibile che il B. sia venuto poco dopo il Dolfin, da Cipro dove allora praticava il commercio. Intanto, il suo scopo era più pratico: ottenere uno stabilimento sicuro a Laiazzo, Mamistra, Adana e Tarso, dove i Veneziani potessero abitare propri quartieri, disporre di una chiesa propria, di un forno, dei magazzini necessari, e acquistare più estesi privilegi commerciali. Soprattutto, la qualifica di veneziano veniva precisata con viva chiarezza e il bailo aveva modo di difendere efficacemente i suoi connazionali. Queste precisazioni danno alla missione, del B. un valore originale e lo rivelano quale mercante attento soprattutto ai profitti commerciali.

Dopo questa data non si possiedono altre notizie del Bondumier. Si può supporre che sia morto vittima delle lotte accanite tra gli Armeni, i Mongoli e i Mamelucchi.

Fonti e Bibl.: Venezia, Bibl. Naz. Marciana, cod. Ital., cl. VII, 8304 (XV): G. A. Capellari Vivaro, Campidoglio veneto, c. 178; Ibid., Commemoriali:regesti, I, nn. 189, 319, 516; Diplomatarium Veneto-Levantinum, Venetiis 1880, n. 29, pp. 55 ss., n. 38, pp. 72 s.

Vedi anche
Repubblica di Genova Libero comune che si affermò come potenza navale e commerciale a partire dalla fine dell'11° secolo. la rivalità con pisa e venezia La Genova, Repubblica di di Genova, Repubblica di si trovò presto a contendere l'egemonia sul mare a Pisa e Venezia. Il duello con Pisa, incentrato sul controllo della Sardegna, ... SS Sigla del tedesco Schutz-Staffel («schiera di protezione»), milizia speciale tedesca destinata a compiti di polizia durante il regime nazionalsocialista in Germania. Attiva dall’inizio degli anni 1920 come formazione paramilitare di supporto al Partito nazista e dal 1925 responsabile della sicurezza ... doge Capo dello Stato nella Repubblica di Venezia. La sua esistenza è documentata dall’8° sec., quando il doge nominato dalla comunità veneziana sostituì il duca designato da Bisanzio, che aveva perso per mano longobarda i suoi possessi italiani. L’autorità del doge, inizialmente ampia, venne poi limitata ... galea Nave, generalmente militare e mediterranea, tipica del periodo velico medievale, conservata poi sporadicamente quasi fino al 19° sec., erede della classica liburna; veloce e leggera, di grande perfezione tecnica, è rimasta insuperata nelle costruzioni navali in legno (v. fig.). Le galea, dal punto di ...
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