BONAZZA, Tommaso
Figlio di Giovanni e di Maddalena da Treviso detta Tartaglia, nacque intorno al 1696 forse a Venezia, prima che il padre si stabilisse a Padova. Incominciò a lavorare con il padre e con i fratelli Antonio e Michelangelo. Il 12 luglio 1717 entrò nella fraglia padovana dei tagliapietra nei cui archivi il suo nome appare ancora nel 1728, 1736 e 1744, quando fu eletto sindaco della fraglia (Semenzato, p. 122). Nel 1730 firmava con il padre e il fratello Antonio l'Adorazione dei pastori e nel 1732 l'Adorazione dei Magi per la chiesa veneziana dei SS. Giovanni e Paolo (cappella del Rosario) e nel 1736 scolpì, in collaborazione con il fratello Michelangelo, la Madonna col Bambino tra la Fede e la Speranza sopra la porta d'ingresso della chiesa del Carmine a Padova; nella stessa chiesa eseguì poi i profeti Elia ed Eliseo per l'altare di S. Teresa.
Nel 1741 gli furono commissionati i Quattro evangelisti per la parrocchiale di Fratta Polesine (Rovigo), per cui scolpì anche i Santi Giuseppe,Giovanni BattistaFrancesco,Giovanni Nepomuceno. Negli stessi anni scolpì la Fede e la Religione per l'atrio della chiesa di S. Maria del Torresino a Padova, mentre probabilmente nel 1751 scolpì l'Angelo sulla destra dell'altare del Santissimo nel duomo della stessa città.
Tra le opere firmate, ma non datate, si ricordano le statue di S.Nicolò e S. Zeno sulla scalinata della parrocchiale di Trissino e un busto del conte Enrico Ausperg, nel castello di Gorizia (saletta dei conti), che rivela una particolare abilità di ritrattista.
Morì a Padova, di circa 79 anni, il 21 sett. 1775 (Roncato, p. 12). Sposò Anna Vicari il 5 nov. 1736 (ibid., p. 16).
Fonti e Bibl.: A. R(oncato), Alcune notizie intorno agli scultoriBonazza, Rovigo 1918, passim; G. B. Rossetti, Descriz. dellepitture,sculture e archit. di Padova, Padova 1776, pp. 102, 108, 110, 134; P. Brandolesi, Pitture,sculture,architetture di Padova, Padova 1795, pp. 78, 132, 186, 228, 265; N. Pietrucci, Biografia degli artisti padovani, Padova 1858, pp. 38 s.; C. Semenzato, La scultura veneta del Seicento e del Settecento, Venezia 1966, pp. 51-53, 122.